Primarie del 2 febbraio: voto Ivo

Pubblicato il 31 gennaio 2014, da In primo piano

Il dibattito tra i tre candidati alle primarie per il Sindaco di Padova ho offerto una bella testimonianza di partecipazione civica. Sala strapiena, pubblico attento e silenzioso, applausi ben ripartiti senza eccessi di tifoseria. Soprattutto un messaggio chiaro e semplice da tutti e tre i candidati. Vincerà chi vorranno far vincere gli elettori delle primarie ma poi l’impegno è di condurre insieme la campagna elettorale. Sulla base del programma del candidato vincente aperto ai contributi degli altri. Bisogna dire che Padova si conferma una positiva eccezione. Il PD ha saputo trovare una sintesi non litigiosa e la scelta unitaria fatta con i congressi dimostra di essere di sostanza, con la capacità di affrontare anche decisioni complesse, valga l’intesa costruita con Claudio Piron per costruire una unica candidatura del PD con Ivo Rossi.primariepadova

Certamente dal dibattito sono emerse anche sensibilità e priorità diverse ma c’è nei programmi dei candidati una larga base di convergenza che potrà ben supportare l’azione della futura amministrazione. Se si saprà rinunciare alle “bandierine” ideologiche e si vedrà al molto che unisce.

Compreso cose che stanno a cuore ai due candidati “nuovi” che presentano come cose innovative, ma che in realtà si stanno già facendo. Magari non producendo gli effetti miracolistici che si attendono ma effetti positivi sì. Perchè la storia non inizia mai da noi stessi e dalle nostre idee.

Devo dire la verità che ho trovato alcune uscite di Zan superficiali e demagogiche, non consone alla serietà ed all’equilibrio con cui ha fatto l’assessore. Ma in generale è emersa una piattaforma per la campagna elettorale di maggio, costruita con il dibattito tra i cittadini. Se pensiamo come è messo il centrodestra e anche il M5S…

Per me si è confermato come candidato più solido Ivo Rossi. Un giusto mix di competenza ed innovazione. Ha dimostrato in questa campagna per le primarie di saper offrire una visione della città senza rendersi prigioniero del passato. Come dimostra il suo programma. Perché le eredità, anche quando sono positive, non debbono mai diventare delle gabbie. Assicura la competenza e la conoscenza, che in tempi complessi come il presente sono la base necessaria anche per dare risposte nuove. Che non siano solo slogan o aspirazioni, ma che possano tradursi in concrete azioni amministrative. Potrà avvalersi anche di proposte interessanti che non mancano nel risultato del lavoro partecipativo fatto da Fiore e da Piron.

Penso che il voto a Ivo Rossi alle primarie di domenica serva a scegliere il migliore competitore per le elezioni di maggio, che saranno comunque una prova impegnativa.

rossi

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1 commento

  1. Roberto
    31 gennaio 2014

    Condivido l’analisi puntuale e competente di Paolo Giaretta. Importanti passaggi dovo riconoscono l’impegno di unitarietà nel PD da parte di Claudio Piron.


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