E’ successo. Avrà successo?

Pubblicato il 13 febbraio 2014, da Pd e dintorni,Politica Italiana

Dunque è successo. La direzione nazionale è ancora in corso ma è successo. Avrà successo? Scrissi al momento della elezione di Renzi che vi sarebbe stato il rischio implicito per il Governo. Solo che questo avviene nel peggiore dei modi, almeno a me sembra. Renzi dimostra di essere un velociraptor (lo dico in termini positivi) ma anche segnala una certa spregiudicatezza e segnala una slealtà nei confronti di Letta: solo due settimane fa Renzi diceva: sbaglia Letta a non fidarsi. Letta si è fidato…Renzi assume una responsabilità oggettivamente negando ciò che aveva affermato in questi primi due mesi: mai senza elezioni, ecc. Lo capirà l’opinione pubblica?

Anche Letta stupisce. Nella storia della democrazia italiana grandi leader (cito Moro e Fanfani) sono stati “fatti fuori” dal proprio partito, ma lo hanno accettato senza rifiutarsi di comprendere la nuova situazione creatasi a torto o  a ragione. Mi stupisce che un politico sperimentato come Letta non abbia avvertito ciò che stava succedendo negli ultimi giorni. Di trovarsi solo senza accorgersene. Veramente sembra potersi applicare il famoso verso del Berni nell’Orlando innamorato: “così colui del colpo non accorto andava combattendo ed era morto” Ed è peccato, perché resto convinto che Letta in condizioni difficilissime abbia fatto molto.

Consentite di dire ad un vecchio democristiano come me che tutto si ripete eguale. Una crisi di governo extraparlamentare, come nella prima repubblica, un documento della direzione che più democristiano non si può: si da il benservito a Letta e si invita Renzi a guidare il governo senza neppure citare i nomi. Compreso il disinvolto “parce sepulto” rivolto a Letta anche da parte dei fedelissimi (e beneficiati) amici.

Quando si ha una lunga esperienza come me si corre il rischio, in tempi di forte cambiamento, che l’esperienza ti porti fuori strada. Però ho ben presente quanto il centrosinistra abbia pagato la scelta di provvedere alla crisi del governo Prodi (diverso, caduto in parlamento) con un nuovo governo e non con le elezioni. Anche allora giustificato dalla straordinarietà della situazione: l’entrata nell’euro, la situazione internazionale, ecc.

Questo è il passato. Speriamo che non si ripeta. Renzi ha reintrodotto nell’agenda politica una cosa importante. Il fattore tempo. L’urgenza del fare. Una rapidità decisionale e soprattutto il fatto che le cose vanno fatte bene ma tra il bene e mai e il benino subito è meglio questa seconda ipotesi.

Spero che la “vitalità” di Renzi, la determinazione innovativa, riescano a tradursi in atti di  Governo. E dobbiamo fare tutto il possibile perché questo avvenga. Perché sarebbe un dramma, come ho scritto nei giorni scorsi, se anche questa speranza venisse bruciata. Non ci sarebbe un’altra trincea. Sarebbe campo aperto per il Grillismo ed il neoberlusconismo. Un dramma per il paese.

 

P.s. Come è noto il giovane Renzi ha avuto un certo successo con la “Ruota della Fortuna”. Qui siamo al “Rischiatutto”. Speriamo in eguale successo

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2 commenti

  1. Francesco Nosella
    13 febbraio 2014

    Condannati per sempre a far scemenze?


  2. Paolo
    14 febbraio 2014

    Sono tra i perplessi (per non dire altro) Non mi è piaciuto lo stile e l’idea che ci presentiamo sempre all’opinione pubblica come dei “cannibali”. Detto questo ora il dado è tratto e bisogna produrre frutti. Mi auguro che davvero Renzi sia capace di produrre un cambio di passo. Che all’opinione pubblica si imponga per il coraggio più che per la spregiudicatezza. Questa è la carta che abbiam oda giocare


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