E il rispetto per gli elettori?

Pubblicato il 7 aprile 2014, da Politica Italiana

Tra poco più di due settimane avremo un quadro chiaro delle forze in campo e delle proposte per il rinnovo dell’Amministrazione nel Comune di Padova. Intanto il PD ha presentato la sua lista, ricca anche di novità accanto ad esperienze consolidate. Molti giovani, energie nuove che potranno affiancare il Sindaco Rossi nell’apertura di una nuova fase, se gli elettori ci daranno la vittoria.

E altrove? Se leggiamo le notizie che filtrano dai quotidiani mi sembra che l’opportunismo senza visione sia una abitudine piuttosto diffusa negli altri campi.

Se prendiamo per buone le notizie cosa vediamo nel centrodestra? A parte Saia che segue coerentemente il percorso che ha annunciato siamo ad un teatrino degli inganni. Forza Italia presenta un candidato, il dott. Lodi,  in cui finora l’unico titolo che si è rintracciato è di essere il broker di Ghedini. Che non è un demerito, anzi, deve essere un professionista di valore, visto il cospicuo patrimonio accumulato dalla famiglia Ghedini. Ma non ha alcun rilievo per dimostrare di possedere le competenze (ed anche la passione civica) senza le quali è impossibile essere un buon sindaco. Ma poi si fa capire che è solo una finta. Che si dà per scontato che si convergerà sul candidato della Lega Bitonci. Insomma gli elettori sono dei minorati, si fa finta di avere un candidato (improbabile) ma chi di dovere ha già deciso. Che la politica sia fatta anche di accordi è un fatto assodato. Che talvolta il più grande possa fare un passo indietro a vantaggio del più piccolo può accadere per consentire un accordo più ampio. Potrà dire Berlusconi: mi porto a casa la candidatura della regione Piemonte (dove Cota è stato scacciato a causa degli imbrogli fatti) e cedo quella di Padova, che tanto la perdo lo stesso. Può capitare, ma si ha il dovere della chiarezza con gli elettori. E anche della difesa della dignità degli elettori. In una Regione in cui la Lega (in caduta verticale di consensi) ha già la presidenza della regione e l’unico comune capoluogo in mano al centrodestra (perché Rovigo è da molti mesi in una crisi di giunta permanente) Forza Italia non è in grado di rivendicare la candidatura di  Padova ed imbroglia li elettori. In passato la candidatura di Giustina Destro fu una vera invenzione. Con gli effetti che abbiamo visto dal punto di vista dell’attività della sua giunta, ma comunque proponendo una personalità che sul piano civico si era impegnata, nell’associazionismo d’impresa, nel mondo cattolico, per iniziative di animazione culturale. Di Lodi non si sa nulla, a parte la vita professionale. E’ perciò un candidato per finta.

E quella che doveva essere la novità della politica padovana, Fiore con Padova 2020? Leggiamo che sta chiudendo un accordo nientemeno con Menorello, ex assessore della giunta Destro, con gli auspici del mio vecchio amico Settimo Gottardo, che da anni si da da fare per tentare di riorganizzare il centrodestra padovano, da Forza Italia ai vari gruppuscoli di personaggi in cerca di autore.rossisindaco

Che c’entra Fiore con questi? Nega l’alleanza con il PD, tradendo la parola data con la partecipazione alle primarie, usando a pretesto, tra le altre cose, le previsioni urbanistiche troppo generose a suo avviso e si allea con quel Menorello, protagonista dell’approvazione di un Piano Regolatore circa il doppio dell’attuale. Parla del nuovo nella politica, accusa (a ragione per quel che mi riguarda) me e Zanonato di essere un troppo ingombrante passato e pensa di costruire il nuovo ricorrendo a reclutamenti nel campo di un centrodestra ancora più lontano. L’ambizione sopra la coerenza. Una delusione anche per me, che aveva visto nel movimento sperimentazioni interessanti. Che sono diventati pretesti di fronte all’ambizione di arrivare.

Nell’uno e nell’altro caso rispetto per gli elettori eguale a zero. Non è detto che la coerenza sia sempre riconosciuta e premiata da tutti gli elettori. Centra la comunicazione, la percezione, anche le aspettative degli elettori stessi, ad una parte dei quali piace qualsiasi contorcimento se pensa che sia segno di furbizia. Però non esiste buona politica senza coerenza tra le parole e le scelte.

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1 commento

  1. Arnaldo Manunta
    7 aprile 2014

    OK. Ho capito le nefandezze del campo avverso. Sarei però molto più interessato a conoscere, per quanto possibile in dettaglio gli obbiettivi del PD, di cui sono stato elettore alle ultime elezioni, il più possibile QUANTIFICATI e scadenziati, così da consentire verifiche successive. Perché le chiacchere stanno a 1 centesimo la tonnellata, i fatti positivi a 100 euro al grammo.
    Un esempio per tutti: piste ciclabili: idea ottima, gran battage pubblicitario (con costi non trascurabili) e poi basta andare in bici per trovare piste ciclabili tracciate sui tombini a 20 mt uno dall’altro, macchine in sosta prolungata ed indisturbata sulle medesima (via Facciolati, per esemplificare), piste che si interrompono ogni 30 mt per cancelli, attraversamenti dove si deve dare la precedenza (Chiesanuova),… qua e la asfalto o struttura impraticabile (Via Friburgo e molte altre). Che senso ha proclamare x chilometri di piste ciclabili, quando poi solo una minima parte di essi offre condizioni accettabili? E’ una presa in giro! Cominciamo a indicare chiaramente quanti Km, in che stato di manutenzione saranno conservati, cosa si intende fare per migliorare l’esistente,… Questo per poter scegliere PER qualcuno e le sue idee, e non CONTRO qualcuno e le sue idee. Di solito accade così in qualunque organizzazione che voglia lavorare seriamente in vista di qualcosa che non sia solo la sua autoconservazione.
    Quanto detto sopra lo potremmo ripetere per i problemi della sicurezza ( dove si va veramente male), la gestione dei campi nomadi (si butta la spazzatura sotto il tappeto, senza neanche guardare di chi è il tappeto) anziché affrontare efficacemente il problema dell’integrazione (o dell’espulsione per i riottosi e facinorosi), ecc. Penso che i padovani, che pagano le imposte comunali più alte di Italia, si meritino di conoscere per bene come sono stati, e come saranno, spesi i loro soldi….


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