Buon ferragosto, anche se…

Pubblicato il 14 agosto 2014, da Nel Mondo

Buon ferragosto a tutti.

Anche se è un ferragosto senza entusiasmi. Un po’ per il tempo così variabile, soprattutto per le notizie sull’economia, che restano negative, non solo in Italia: brutti segnali dalla Germania, dalla Francia, dal Giappone. Di più ancora per le immagini drammatiche che entrano nelle nostre case di guerre che massacrano i civili. Già abbiamo dimenticate quelle dell’Ucraina, sostituite da quelle della Palestina ed ora dell’Irak.

Le tragedie si ripetono in una sostanziale indifferenza dell’opinione pubblica. Genocidio è una parola che pensiamo non riguardi la contemporaneità. Ci ricorda l’Olocausto, preceduto dalle persecuzioni antiebraiche nell’est europeo, ci ricorda il genocidio del popolo armeno, ancora argomento tabu nella Turchia contemporanea. Sono di ieri i massacri di Srebrenica, con migliaia di mussulmani bosniaci massacrati dalle truppe serbe. E sono di oggi le immagini di assassini dell’ISIS che uccidono centinaia di persone con un colpo alla nuca o mitragliandole stese in fosse comuni perché si rifiutano di convertirsi. Donne, bambini, massacrati, sepolti vivi, deportati Non si vorrebbero vedere queste immagini, ma bisogna vederle. Perchè invece di nasconderle i terroristi dell’ISI le mostrano con orgoglio.per aumentare il terrore. La religione come simbolo di odio, la più grande delle bestemmie contro Dio.irak

Ci sono le immagini della Palestina, sempre le stesse da decenni, ma sempre cariche dello stesso dolore, perché sono i più poveri ed i più deboli a pagare. Sono tra quelli che si domanda cosa pensa di ottenere Israele con operazioni militari di questa natura. Perché la storia dovrebbe ormai avere insegnato che le operazioni militari preparano altre guerre ed altri odi antiebraici. Però è insopportabile anche il doppiopesismo di certi ambienti “progressisti” italiani. Mai una domanda, mai una obiezione sul fatto che milioni e milioni di dollari elargiti dalla comunità internazionale alle autorità palestinesi per promuovere lo sviluppo siano stati investiti invece in armamenti, in addestramenti all’odio, in opere militari. E che si pratichi l’ormai dimostrato uso dei civili a protezione delle postazioni militari.

E’ piuttosto amaro dover fare questa constatazione. Un certo ordine mondiale (o meglio un disordine controllato) è stato garantito dagli equilibri del terrore della guerra fredda, con enorme dispendio di risorse economiche, con guerre locali, con il sostegno a regimi dittatoriali. C’è poi stata la illusione della dottrina di Bush degli Usa gendarme unico. Ora non c’è niente. C’è solo l’impotenza della comunità internazionale. Non si è sviluppato alcun strumento di “polizia” internazionale sotto l ‘egida dell’ONU. Un ritardo drammatico. Ed alla fine sono gli Stati Uniti a intervenire in Irak…

P.S. Un parlamentare 5 stelle dichiara che bisogna capire le ragioni dei terroristi dell’ISIS. Che massacrino popolazioni inermi è un dettaglio, che si può mettere tra parentesi. Si può rinviare ad indefiniti operazioni diplomatiche e umanitarie. Non si sa da parte di chi. Bisogna capire? Sono le stesse parole che si riservavano ai nazisti da parte di gruppi dirigenti irresponsabili. Un po’ facendo finta di non vedere, un po’ pensando che non riguardasse. E poi è successo quel che è successo.

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