la reputazione della Magistratura

Pubblicato il 10 ottobre 2014, da Politica Italiana

Chi fa più danno alla reputazione della Magistratura? Berlusconi ha cercato di farne molto, con una propaganda martellante contro i “giudici comunisti” quando aveva una elevata capacità di convinzione dell’elettorato, e soprattutto cercando di alterare in ogni modo una corretta divisione dei poteri e l’indipendenza dell’Ordine giudiziario.

Mi sembra però che riescano molto meglio nell’intento alcuni magistrati. Con un uso dei poteri che hanno molto disinvolto, con elaborazioni astratte a cui cercano di piegare i fatti. Con un passaggio disinvolto dalle inchieste giudiziarie alle ambizioni politiche.giustizia-L-xRUwwC

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza di condanna di De Magistris. In cui i giudici hanno dimostrato la consapevolezza della illeicità delle intercettazioni predisposte dal De Magistris, affermando che ci fu “una violazione comune e consapevole delle disposizioni di legge”. Il “sindaco di strada “De Magistris finge poi di essere stato sospeso per una sorta di congiura politica, dimenticando che la sospensione da Sindaco è una pena accessoria. E’ stato condannato per abuso d’ufficio che per un pubblico amministratore non è una quisquilia.

Che dire della procura di Palermo. Ma davvero non era in grado di rendersi conto dell’anomalia di una presenza al Quirinale sia pur con la mediazione audiovisiva di due feroci mafiosi pluriomicidi? Per accertare che cosa? La domanda che intendono rivolgere al Presidente della Repubblica è quale valutazioni ritiene di dare ad alcune espressioni del suo consigliere giuridico D’Ambrosio. Ma il Presidente ha già risposto con una lettera chiarissima e nulla di nuovo potrà aggiungere (Lettera del Presidente della Repubblica). Ma l’importante è essere protagonisti, al di fuori di ogni prudenza istituzionale e di ogni buonsenso. Vorrei sapere quanto verrà a costare questa inutile trasferta.

Non mi pronuncio sulla diatriba a Milano tra Brutti Liberati e Robledo. Non ne conosco gli elementi, ma certo già questo è grave. Un conflitto sordo, che sembra avere molti aspetti personalistici, che non si chiarisce di fronte all’opinione pubblica.

Onore ai tanti magistrati che in condizioni difficili e talora rischiose lavorano sodo. Ma l’indipendenza ed i previlegi che i magistrati hanno a tutela della loro libertà ed indipendenza, diversi da quelli dei comuni cittadini, devono essere meritati.

 

 

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1 commento

  1. Mario
    10 ottobre 2014

    Mi appello alla ultime frasi, Onore ai tanti Magistrati. E; diversi da quelli dei comuni cittadini.


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