I nuovi mostri

Pubblicato il 3 dicembre 2014, da Politica Italiana

“I nuovi mostri” film ad episodi di Mario Monicelli. Le cronache ci offrono sempre nuovi mostri. Pensavamo di ave visto il top con lo scandalo Mose. Una intera società (politici, burocrati, imprenditori, professionisti, magistrati, ecc.) asserviti ad un “grande vecchio” attorno alla torta di una grande opera pubblica. Delinquenti in guanti bianchi, non meno delinquenti per questo.

A Roma andiamo oltre, un ulteriore passo verso il baratro. Qui si forma una cupola in cui comandano direttamente bande criminali con omicidi sulle spalle, da criminali terroristi a criminali della corruzione, politici disposti a farsi comprare, con il solito contorno di burocrati, professionisti, intrallazzatori. Si aggiunge una eredità politica del nazifascismo romano, dei bombaroli neri. Da picchiatori di borgata a manager di aziende pubbliche. Erano (sono) quelli che vanno in giro con le mazze ferrate, i coltelli  ed i tirapugni, che infiltrano gli ultras del calcio, che sobillano i quartieri contro gli immigrati. fascisti

Poi si scopre che lucrano sui centri di accoglienza (e forse si agita la protesta contro un centro perché su quello non guadagnano), sulla gestione delle discariche (e organizzano manifestazioni per chiudere quelle su cui non guadagnano). Un ceto di manganellatori che si è impadronito di una parte importante delle istituzioni romane, con la protezione (se non altro) di politici imbelli ed asserviti, anch’esse da picchiatori a Sindaci della capitale. Che alla fine sembrano accontentarsi di qualche campagna elettorale pagata, qualche voto di scambio, l’assunzione delle amichette. Il grosso della spartizione tra gli organizzatori, gli amministratori di enti nominati dalla destra romana, i burocrati di ogni stagione.

E poi un potere di ricatto e di compravendita che deborda fino al PD romano. Sono prudente nei giudizi di contorno. In questi indagini bisogna vedere sempre la consistenza delle intercettazioni che possono anche nascondere un millantato credito. Ma ciò che appare è sufficiente per capire che anche nel PD c’è stata una gravissima infiltrazione, alcuni hanno fatto compravendita di voti, sono stati compiacenti con la malavita, hanno tradito gli ideali del partito e hanno venduto le istituzioni democratiche.

Purtroppo: i partiti ridotti a spettatori impotenti, incapaci di prevenire e di vedere. Con l’inutile Commissione Antimafia, che serve a spendere un po’ di denaro pubblico. Partiti infiltrati da delinquenti senza che ci siano barriere ed anticorpi. La banalità del male: comprati con poco, servi di poteri malavitosi.

Occorre una grande reazione morale. Forse il partito romano va commissariato, perché emergono troppe tragiche compromissioni ed il danno è enorme. Qui non è questioni di destra e sinistra, è questione di onesti  e di ladri.

P.S. Per consolarmi vado a fare un bel viaggio in Cambogia e Vietnam. Ci risentiamo tra quindici giorni…

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1 commento

  1. Giorgio FRANCO
    5 dicembre 2014

    Io invece non mi consolo. Ma vado lo stesso ……… a pagare l’I.M.U.. Fingo di non sapere chi devo ringraziare: è vero che Qualcuno ha messo quella tassa; ma Qualche Altro l’ha lasciata, anzi inasprendone l’applicazione; Altri ancora han fatto si che fosse il più possibile penalizzante! E pensare che ero orgoglioso di avere contribuito ad aumentare il Prodotto Interno Lordo!


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