la bicicletta è di sinistra?

Pubblicato il 10 aprile 2015, da Realtà padovana

Sembra impossibile ma a Padova con l’amministrazione Bitonci bisogna fare ideologia anche sulle piste ciclabili. Ci vorrebbe di nuovo un Giorgio Gaber per discettare se la bicicletta è di destra o di sinistra. Legambiente presenta un dossier dove dati alla mano dimostra che ci sono stati in un anno 394 incidenti che hanno riguardato i ciclisti. Invece di rispondere nel merito l’assessore al traffico Grigoletto afferma (titolo del Mattino) “No all’integralismo della bici”, assicurando poi che “Legambiente non rappresenta i ciclisti, rappresenta la sinistra”. Su questo punto non mi pronuncio, semmai Grigoletto dovrebbe essere grato a Legambiente padovana che con una critica continua a qualsiasi iniziativa della giunta Zanonato ha contribuito non poco a far perdere voti a Rossi e a far vincere Bitonci.

Il fatto è che gli incidenti ai ciclisti non guardano la tessera politica e chi li subisce non sono pericolosi comunisti ma utenti della strada in genere i più deboli (anziani, bambini, ecc.) e dunque ci si dovrebbe confrontare sul tema. Che poi l’assessore Grigoletto nel merito dice anche cose di buon senso e condivisibili: che le piste ciclabili devono essere protette, che bisogna cercare itinerari a bassa intensità di traffico (anche se le piste ciclabili in città vengono percorse per raggiungere servizi pubblici e privati e necessariamente devono servire le direttrici dove si addensano i servizi commerciali, uffici, ecc.), che comunque l’amministrazione non sarebbe nemica delle piste ciclabili.pistaciclabilepd

Possiamo fidarci che pagata qualche marchetta elettorale di Bitonci (l’eliminazione della pista ciclabile in corso Milano perché disturbava un grande (?) elettore di Bitonci che temeva per la propria bottega) si prosegua con buon senso una politica di ciclabilità della città?

Non lo so, staremo a vedere. Certo è che parlare di “integralismo religioso e fanatico per la bicicletta” non depone a favore. Chi ogni giorno usa la bicicletta per spostarsi non lo fa quasi mai per una scelta ideologica ma per una scelta pratica. Perché spende meno, perché risolve il problema del parcheggio (se non si tolgono tutti i parcheggi per bici), perché pensa che faccia bene alla propria e altrui salute, perché non ha la patente, ecc. E fa un grande favore al traffico cittadino, che sarebbe molto più intasato se non ci fosse questa scelta dell’utente della strada.

Dovrà pur dire qualcosa all’assessore che ormai anche nella pubblicità delle grandi marche se si vuol esprimere un concetto di vita sana, di ambiente pulito, di ecosostenibilità compare quasi sempre una bicicletta, anche quando non c’entra un fico, che nelle politiche turistiche conta sempre di più nell’attrattività la presenza di rete efficienti di piste ciclabili, che gli albergatori si premurano di mettere a disposizione delle biciclette per i propri clienti, che c’è un giro d’affari legato alla bicicletta molto rilevante. E che in tutte queste scelte e comportamenti non c’entra nulla l’appartenenza politica. Milioni di “padani” usano la bicicletta come mezzo di trasporto, come strumento per il turismo salutista, come attrezzo sportivo, seguono lo sport ciclistico dai bambini ai professionisti…

Tutto questo non ha a che fare con l’ideologia. Avrebbe a che fare con amministrazioni intelligenti che comprendano fino in fondo la risorsa bicicletta sotto questi molteplici profili.

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1 commento

  1. Andrea Ragona
    10 aprile 2015

    Quindi, una delle principali cause della sconfitta del centrosinistra sono state le critiche di Legambiente.
    Francamente trovo la questione un po’ balzana. Primo: è falso che Legambiente criticava qualsiasi iniziative della giunta, prove sono le tantissime iniziative fatte ad esempio con l’assessore Zan (o con le stesso Rossi, come l’apertura del doppio senso in via San Francesco).
    Secondo: incolpare della sconfitta le critiche a delle scelte e non le scelte stesse lascia è un bellissimo esercizio che toglie ogni responsabilità a chi fa quelle scelte e permette di vivere sereni perché tanto la colpa è degli altri.
    Terzo: scopro ora che Legambiente ha il potere di scegliere il sindaco della città. Sciocco io che non me ne sono accorto.
    Quarto: ma non le sembra curioso che secondo il centrodestra siamo di sinistra e secondo il centrosinistra abbiamo fatto vincere Bitonci? Non è che se un’associazione lavora bene e dice le cose che pensa è sempre vista come nemico?
    cordiali saluti
    Andrea Ragona
    Presidente Legambiente Padova


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