Il generale Bitonci e gli assessori attendenti

Pubblicato il 5 novembre 2015, da Realtà padovana

brunettiMi sembra che non ci sia da meravigliarsi per la cacciata dell’assessore Brunetti dalla Giunta del Comune di Padova. Bitonci aveva manifestato chiaramente la sua concezione della democrazia comunale “Il Comune è come una caserma, io sono il Generale e gli altri debbono obbedire”. Un po’ rozzo ma chiaro. Chiaro ma naturalmente in contrasto con i principi costituzionali e con le norme che regolano la vita dei Comuni, con una idea matura di democrazia che può essere decidente senza essere dittatoriale.

Però questa è la realtà. Forza Italia è scomparsa dal radar politico cittadino, la lista Saia (pure decisiva per la vittoria di Bitonci) è pure sparita, compreso quello che doveva essere lo sceriffo cittadino. Gli assessori o si rassegnano ad essere attendenti del generale o non c’è posto per loro.

Così per due (per il momneto) non c’è stato più posto. La differenza tra i due è che Rodeghiero (avendo alle spalle una solida esperienza politica) ha scelto la strada della dignità e se ne è andato senza aspettare di essere cacciato. La Brunetti ha aspettato la cacciata. Avrebbe dovuto andarsene molto prima quando era evidente l’incompatibilità della prassi e della teoria di Bitonci nei confronti degli “ultimi” della città e degli emigrati e le cose che la Brunetti affermava. Sarebbe stata più forte e più credibile. Adesso lamentarsi della incompatibilità con Bitonci dopo essere stata allontanata dalla Giunta è un po’ troppo facile. Rischia di essere come il maggiordomo che sparla del padrone dopo essere stato licenziato.

Resta un fatto che incomincia a palesarsi. Bitonci non ha più la base politica che gli aveva consentito di vincere. Dall’area Foresta Menorello, alla nascita del gruppo Tosi, alla liquefazione di Forza Italia che non si sa se ci sia e cosa sia quella base politica non c’è più.

Soprattutto: dopo la lunga luna di miele emerge nell’opinione pubblica il peso delle promesse non mantenute. La città è più insicura di prima. Non passa giorno senza una rapina, una rissa, una aggressione. Si parla di profughi per cercare di far dimenticare i delinquenti che operano in città. La città è molto sporca e disordinata e la Giunta fa poco o niente. Il traffico vive di sperimentazioni sulla pelle dei cittadini, che non sono dati da immettere su un computer ma persone a cui si fa perdere un sacco di tempo. C’è poi questo stile di governo autoritario che diventa improduttivo. Non si vuole ascoltare prima di decidere e poi deve correggere, vedi la vicenda autobus. E anche cospicui interessi che hanno sostenuto la campagna elettorale di Bitonci anche con l’erogazione di cospicui contributi cominciano ad interrogarsi se sia stato un buon investimento.

Abbiamo decisioni balzane di cui il sindaco non da nessuna spiegazione, che comportano spese ingiustificate a carico dei cittadini. Da quelle minime come l’arbitraria chiusura del kebab delle Piazze, che costa al pubblico 4.000 euro, a quelle ben più cospicue dovute alla decisione immotivata di voler trasformare lo stadio del rugby nello stadio del calcio, abbandonando l’Euganeo, contro il parere del Calcio Padova, spendendo parecchi milioni di euro per avere uno stadio più piccolo, con minore capienza, pochi parcheggi e pessima viabilità. Perché? Mah, a meno che non ci siano affari che non si possono dire pubblicamente…

Bene, adesso è l’ora che l’opposizione faccia sentire la sua voce non solo come si è fatto finora diligentemente per criticare le scelte sbagliate dell’amministrazione ma per incominciare ad offrire un progetto credibile dell’altra Padova possibile, aperta al futuro, ad una idea di democrazia cittadina compiuta in cui i cittadini non siano sudditi costretti a prostituirsi per avere quanto spetta loro, il passato recente lasciamolo pure a Bitonci, del futuro occorre che il PD sappia appropriarsene a servizio dei cittadini. Occorre lavorare molto senza farci rendere prigionieri della dittature del presente. Il rendiconto arriverà e sarà positivo se avremo lavorato bene.

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1 commento

  1. Anna
    5 novembre 2015

    Condivido tutto,ma se vogliamo un progetto vincente per una Padova migliore che ci faccia dimenticare questa brutta amministrazione che ha tradito gli impegni sia con i cittadini che con le liste civiche che hanno sostenuto questo sindaco, anche il PD deve cercare persone che non abbiano a che fare con passato (Zanonato) perché il suo governo, per molti versi simile a quello di Bitonci, e stato bocciato dai cittadini padovani. Si deve andare oltre! !!


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