Sondaggi e realtà: un incoraggiamento a lavorare

Pubblicato il 13 aprile 2017, da Realtà padovana

La prima cosa da fare sono solennissimi scongiuri. Non tanto per i dati ottimistici per noi del sondaggio sulle prossime elezioni comunali a Padova, ma per l’ultra ottimistico e quasi da Nostradamus titolo del Mattino di Padova: “Il Sindaco sarà Giordani”.

Ci mettiamo la firma, naturalmente, però sappiamo che la scienza sondaggistica è diventata molto approssimativa. Poi c’è una campagna elettorale tutta da fare, e le campagne elettorali servono anche a cambiare le opinioni astratte degli elettori. Il campione sondaggiato è abbastanza limitato, con un margine di errore di quasi +/- 4%. C’è poi il precedente del 2014, in cui ci siamo avvicinati alle elezioni con sondaggi molto positivi per il centrosinistra. Ma era allora diverso il quadro, con una amministrazione uscente su cui si sono concentrate le critiche, una candidatura allora ancora incerta nel centrodestra, una campagna di avvicinamento fatta da Padova 2020 tutta concentrata a combattere l’amministrazione Zanonato/Rossi più che il candidato della destra.

Tutto ciò premesso, anzi premesso ancora che è meglio avere sondaggi positivi che negativi, qualcosa il sondaggio ci insegna anche per orientare la campagna elettorale, quella formale, che tra poco inizierà, con candidati sindaci, liste e candidati consiglieri comunali.mattinosond

Intanto il Comune è pienamente contendibile. Siccome sento un bel po’ di militanti del centrosinistra che sono ancora un po’ scottati dalla esperienza del 2014, dalla divisione nel campo del centrosinistra, che attribuiscono a Bitonci una forza superiore alla realtà, questi dati fanno un po’ giustizia dei luoghi comuni. E del resto sono in linea con quelli del 2014, in cui Bitonci al primo turno ha un insediamento consistente ma non strepitoso e vince al ballottaggio sostanzialmente per la diserzione di una parte di elettorato a sinistra all’insegna del benaltrismo e del “Bitonci o Zanonato/Rossi per me pari sono”. La base per lavorare bene c’è tutta e perciò per vincere.

I rapporti di forza che emergono dal sondaggio tra Giordani e Lorenzoni dimostrano che la proposta del PD di una accoppiata Giordani Sindaco e Lorenzoni vicesindaco non era una provocazione, ma corrispondeva ai possibili pesi elettorali. Poi anche qui le campagne elettorali vanno fatte e vedremo i risultati. Sono due candidati nuovi che hanno bisogno anche di tempo per farsi conoscere, tuttavia emerge un aspetto interessante se vediamo anche il risultato modesto che avrebbero i 5 stelle, alle prese del resto con litigi interni. Che la formula di un primo turno a due punte nel centro sinistra può aver turbato una parte dei militanti e degli elettori più fedeli ma potrebbe essere che dal punto di vista elettorale sia una formula a più alto rendimento, per la capacità di Lorenzoni di interessare un elettorato altrimenti disponibile al voto 5 stelle e di Giordani di intercettare meglio i delusi di Bitonci.

Infine è anche da considerare che appare abbastanza basso il numero degli astenuti o degli indecisi, tra il 25 e il 28%, che sarebbero molto inferiori a quelli registrati in rilevazioni similari. Emergerebbe che si è già formato un orientamento in larga parte dell’elettorato e che sul Comune c’è una maggiore propensione al voto.

Comunque tutto è da fare. Bisogna continuare la campagna elettorale con energia, approfondendo i temi programmatici e di visione della città, con uno stile positivo tra i due candidati del centrosinistra – come è stato finora – per massimizzare il proprio rendimento elettorale e non impedire il successivo apparentamento.

P.S. Naturalmente Bitonci non si smentisce. Parla di sondaggi inventati ad arte e di ridicolo. Finge di ignorare che c’è una precisa indicazione delle metodologie e dell’obbligo di pubblicazione dei sondaggi sul sito nazionale (cosa che lui non ha fatto). Molto meglio Giordani che dichiara: “Amo fare i sondaggi tra la gente. Giorno dopo giorno sento crescere un calore ed una voglia di esserci che mi danno una carica straordinaria”. Ed è vero.

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