. Speciale "No alla guerra"
Questa sezione del sito del senatore Paolo Giaretta è cominciata quando i venti di guerra contro l'Iraq sono diventati minacciosi. Da allora, riporta alcuni interventi particolarmente significativi a favore della pace.


Avreste il nostro consenso se lavoraste per una pace basata sulla giustizia / 9 aprile 2003 / Senato
di Paolo Giaretta, vice capogruppo vicario della Margherita
Signor Presidente, signor Ministro, colleghi, voi conoscete il nostro giudizio di radicale contrarietà a questa guerra, che riteniamo contraria al diritto internazionale e inefficace per combattere il terrorismo.
Eravamo contrari prima e lo siamo ancora di più ora... (continua)

I lavori parlamentari non possono proseguire come se questa notte non fosse accaduto nulla / 20 marzo 2003 / Senato
di Paolo Giaretta, vice capogruppo vicario della Margherita
Signor Presidente, ritengo che ieri si sia svolto in questa sede un dibattito molto importante. Ci sono stati interventi che hanno fatto riflettere l'Aula, pur nell'asprezza delle distinte posizioni. Credo sia stata una pagina importante dei nostri lavori parlamentari... (continua)

Di fronte ad una guerra sbagliata e illegittima noi della Margherita diciamo no / 19 marzo 2003 / Camera dei Deputati
di Francesco Rutelli, presidente Margherita
Signor Presidente, siamo dunque alla vigilia di una guerra in Iraq e per l'Italia si tratta di decidere, oggi, che giudizio dare e che cosa fare; ciò non come il Governo, che ha detto che siamo a favore, ma solo un po', e che siamo un po' impegnati ed un po' disimpegnati... (continua)

La nostra Costituzione non consente di concedere le basi agli americani / 19 marzo 2003 / Senato
di Willer Bordon, capogruppo Margherita
Signor Presidente, siamo probabilmente a poche ore dall'inizio di una guerra. Mentre pende l'ultimatum e si schierano gli eserciti, è il momento di dire con chiarezza che, anche se raggiungerà l'obiettivo di liberare l'Iraq dalla tirannia sanguinaria di Saddam... (continua)

Si poteva disarmare Saddam Hussein senza precipitare il mondo in una guerra / 19 marzo 2003 / Camera dei Deputati
di Piero Fassino, segretario Democratici di Sinistra
Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che il sentimento che dovrebbe ispirare questa nostra discussione dovrebbe essere prima di tutto di grande preoccupazione, di inquietudine e di angoscia. Infatti, stiamo discutendo di pace e di guerra... (continua)

Fanno la guerra e la chiamano con molti nomi
19 marzo 2003 / Senato
di Tino Bedin, capogruppo Margherita in Commissione Difesa
Ora che le decisioni degli Stati Uniti, condivise dal governo italiano, hanno trasformato la speranza di milioni di italiani in angosciosa attesa, il governo non si aspetti il silenzio della rassegnazione o della ragion politica... (continua)

La guerra all'Iraq non ha alcuna legittimazione
19 marzo 2003 / Senato
di Emilio Colombo, senatore a vita
Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Ministro, prima di ogni argomentazione intorno alla tormentata vicenda che stiamo vivendo, e sulla quale ognuno di noi deve assumersi le proprie responsabilità, desidero dichiarare che il mio giudizio e la mia convinzione sono coerenti con l'articolo 11 della nostra Costituzione... (continua)

"Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra"
19 marzo 2003 / Senato
di Giulio Andreotti, senatore a vita
Signor Presidente, insieme a colleghi del nostro piccolo Gruppo, Per le Autonomie, ho presentato una proposta di risoluzione nella quale, richiamando il valore programmatico dell'articolo 11 della nostra Costituzione... (continua)

Non sono un pacifista, ma sono fermamente contrario a questo intervento militare unilaterale / 19 marzo 2003 / Senato
di Francesco Cossiga, senatore a vita
Signor Presidente, signor Ministro degli affari esteri, signori senatori, ho ascoltato - anche se non di persona, a causa della mia incerta salute, e me ne scuso - con attenzione e rispetto l'onorevole Presidente del Consiglio dei ministri e anche, lo confesso, con "disperata speranza"... (continua)

Solo un'Europa politica potrà dire un no definitivo alla guerra
19 marzo 2003 / Senato
di Oscar Luigi Scalfaro, senatore a vita
Onorevole Presidente, onorevole Vice presidente del Consiglio, signori del Governo, giorno infausto, terribilmente infausto, se questa notte prenderà la parola soltanto la voce delle armi. Pesantemente infausto... (continua)

. . La mozione dell'Ulivo
19 febbraio 2003 - Senato - voto sull'Iraq
Il Senato della Repubblica, nella presente situazione in cui appare possibile pervenire alla definitiva eliminazione delle armi di distruzione di massa eventualmente detenute dall'Iraq, senza ricorso alla guerra... (continua)

La mozione dell'Ulivo vuole costruire un ordine mondiale che generi pace
19 febbraio 2003 - Senato - dichiarazione di voto sull'Iraq
di Willer Bordon
Signor Presidente, l'Abbé Pierre chiede ai propri confratelli di lasciare nelle loro comunità almeno una finestra con un vetro rotto perché giungano sempre le voci dal di fuori... (continua)

Le ispezioni dell'Onu hanno distrutto più armi della guerra del 1991
19 febbraio 2003 - Senato - voto sull'Iraq
di Patrizia Toia
Signor Presidente, colleghi, la crisi irachena mantiene oggi, sia pure all'indomani del Consiglio di sicurezza e del Consiglio europeo tutta la sua drammaticità e i rischi di esiti gravissimi, sia per il popolo iracheno che per la stabilità del mondo... (continua)

Proposta di ordine del giorno sulla pace
4 febbraio 2003
La Margherita - Coordinamento di Padova
Il Consiglio comunale, di fronte alla possibilità di una imminente guerra all'Irak e alla preoccupazione largamente presente nell'opinione pubblica, considerato che una tale iniziativa bellica non farebbe fare alcun passo in avanti ad una necessaria lotta radicale al terrorismo internazionale, basata sulla rimozione delle cause politiche, economiche e culturali che la alimentano... (continua)

Rasa al suolo Baghdad, quale ordine mondiale potremo instaurare?
29 gennaio 2003 - discussione al Senato
di Giampaolo D'Andrea
Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, si è appena spenta l'eco del Giorno della memoria. Sono passati cinquantotto anni da allora, abbiamo visto risorgere l'Europa dalle macerie non solo materiali provocate dalla guerra delle armi, ma quasi contemporaneamente abbiamo patito le angosce della Guerra fredda, abbiamo visto innalzare e poi abbattere il Muro ... (continua)

Con la concessione dello spazio aereo e della basi il governo ha già arruolato l'Italia
29 gennaio 2003 - discussione al Senato
di Tino Bedin
È un pianeta davvero semplice quello che il ministro degli Esteri Frattini ha descritto nella sua prima relazione al Senato. È un pianeta che non si interroga. Un pianeta dove è chiaro chi ha ragione e chi a torto; dove i ruoli sono già tutti assegnati. Questo pianeta immaginato è un mondo di successi diplomatici dell'Italia, anzi del presidente del Consiglio, che non hanno riscontro... (continua)

La forza di un drappo
29 gennaio 2003
di Ivo Rossi
Chi pensava che la parola, la forza dell'argomentazione e della persuasione, fossero i soli, ancorché impotenti strumenti a disposizione delle persone impegnate a costruire la pace, oggi deve fare i conti con una variabile non prevista... (continua)

Il colpevole (presunto)
21 gennaio 2003
di Claudio Magris
La civiltà Occidentale ha donato al mondo, fra le altre cose, la democrazia e il liberalismo. Non sarebbe stata in grado di farlo se non avesse elaborato, sin dalle sue origini greco-romane, un rigoroso pensiero logico, senza il quale non possono esistere la chiarezza e certezza del diritto, la divisione dei poteri, la distinzione tra le varie sfere di competenza... (continua)

"No alla guerra": uniamo anche la nostra voce
20 gennaio 2003
di Paolo Giaretta
É evidente la decisione di Bush di occupare militarmente l'Irak. Il succedersi di dichiarazioni bellicose, l'invio di un numero crescente di truppe, la diffidenza manifestata in ogni occasione sull'operato degli ispettori dell'ONU non lascia purtroppo spazio ad altre ipotesi... (continua)

Le città sono contro la guerra
17 gennaio 2003
di Paolo Giaretta
Caro Sindaco,
sono tra quelli che hanno apprezzato la partecipazione tua e del presidente Casarin alla manifestazione per la pace promossa dall'associazionismo cattolico. Non ho perciò condiviso le contestazioni, del resto limitate, che ci sono state. Penso che noi esponenti delle istituzioni, quando accettiamo di partecipare a queste manifestazioni, accettiamo sempre di "comprometterci", di essere contaminati dalle attese e dalle speranze di un popolo che scende in piazza pacificamente... (continua)

Contro il male assoluto
15 gennaio 2003
di Oscar Luigi Scalfaro
È strano nel 2003, con il cammino della civiltà, trovarsi di fronte ad un interrogativo: guerra o non guerra? È impressionante sul piano dei valori umani. Per questo io partirei dal riflettere, più con interrogativi che con esami poco argomentati, su quel che pensiamo noi della guerra.
Siamo convinti che la guerra è il male assoluto, senza eccezioni. Siamo convinti che è contro l'uomo, contro la persona umana per la distruzione della persona umana, a cominciare dalla distruzione dei più indifesi... (continua)

No alla guerra. Se non ora quando?
15 gennaio 2003
di Pietro Ingrao
Parto dalla domanda: perché siamo qui stasera, in questo luogo della Camera dei Deputati, del Parlamento italiano? Noi pure così diversi per fede politica, e formazione culturale, per storia personale e anche per età: e vengo a parlare in questa sala anch'io, così avanti nell'età, un vecchio che quasi lambisce i novanta anni? Che ci muove? Che ci allarma?... (continua)

"L'Occidente crea mostri e poi s'indigna"
9 gennaio 2003
intervista a Gino Strada sull'Unità
Gino Strada in questi giorni è a Milano, in partenza per Kabul. Intanto sta trattando con le autorità irachene per trasferirsi a Baghdad e allestire rapidamente un ospedale di guerra. Strada non crede alla possibilità che la guerra non ci sia. Dice che gli interessi americani sono troppo grandi e che nessuna argomentazione politica o di buon senso può convincere Washington a rinunciare all'attacco all'Iraq... (continua)

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