La mozione dell'Ulivo 19 febbraio 2003 - Senato - voto sull'Iraq Il Senato della Repubblica, nella presente situazione in cui appare possibile pervenire alla definitiva eliminazione delle armi di distruzione di massa eventualmente detenute dall'Iraq, senza ricorso alla guerra... (continua)
La mozione dell'Ulivo vuole costruire un ordine mondiale che generi pace 19 febbraio 2003 - Senato - dichiarazione di voto sull'Iraq di Willer Bordon Signor Presidente, l'Abbé Pierre chiede ai propri confratelli di lasciare nelle loro comunità almeno una finestra con un vetro rotto perché giungano sempre le voci dal di fuori... (continua)
Le ispezioni dell'Onu hanno distrutto più armi della guerra del 1991 19 febbraio 2003 - Senato - voto sull'Iraq di Patrizia Toia Signor Presidente, colleghi, la crisi irachena mantiene oggi, sia pure all'indomani del Consiglio di sicurezza e del Consiglio europeo tutta la sua drammaticità e i rischi di esiti gravissimi, sia per il popolo iracheno che per la stabilità del mondo... (continua)
Proposta di ordine del giorno sulla pace 4 febbraio 2003 La Margherita - Coordinamento di Padova Il Consiglio comunale, di fronte alla possibilità di una imminente guerra all'Irak e alla preoccupazione largamente presente nell'opinione pubblica, considerato che una tale iniziativa bellica non farebbe fare alcun passo in avanti ad una necessaria lotta radicale al terrorismo internazionale, basata sulla rimozione delle cause politiche, economiche e culturali che la alimentano... (continua)
Rasa al suolo Baghdad, quale ordine mondiale potremo instaurare? 29 gennaio 2003 - discussione al Senato di Giampaolo D'Andrea Signor Presidente, signor Ministro, onorevoli colleghi, si è appena spenta l'eco del Giorno della memoria. Sono passati cinquantotto anni da allora, abbiamo visto risorgere l'Europa dalle macerie non solo materiali provocate dalla guerra delle armi, ma quasi contemporaneamente abbiamo patito le angosce della Guerra fredda, abbiamo visto innalzare e poi abbattere il Muro ... (continua)
Con la concessione dello spazio aereo e della basi il governo ha già arruolato l'Italia 29 gennaio 2003 - discussione al Senato di Tino Bedin È un pianeta davvero semplice quello che il ministro degli Esteri Frattini ha descritto nella sua prima relazione al Senato. È un pianeta che non si interroga. Un pianeta dove è chiaro chi ha ragione e chi a torto; dove i ruoli sono già tutti assegnati. Questo pianeta immaginato è un mondo di successi diplomatici dell'Italia, anzi del presidente del Consiglio, che non hanno riscontro... (continua)
La forza di un drappo 29 gennaio 2003 di Ivo Rossi Chi pensava che la parola, la forza dell'argomentazione e della persuasione, fossero i soli, ancorché impotenti strumenti a disposizione delle persone impegnate a costruire la pace, oggi deve fare i conti con una variabile non prevista... (continua)
Il colpevole (presunto) 21 gennaio 2003 di Claudio Magris La civiltà Occidentale ha donato al mondo, fra le altre cose, la democrazia e il liberalismo. Non sarebbe stata in grado di farlo se non avesse elaborato, sin dalle sue origini greco-romane, un rigoroso pensiero logico, senza il quale non possono esistere la chiarezza e certezza del diritto, la divisione dei poteri, la distinzione tra le varie sfere di competenza... (continua)
"No alla guerra": uniamo anche la nostra voce 20 gennaio 2003 di Paolo Giaretta É evidente la decisione di Bush di occupare militarmente l'Irak. Il succedersi di dichiarazioni bellicose, l'invio di un numero crescente di truppe, la diffidenza manifestata in ogni occasione sull'operato degli ispettori dell'ONU non lascia purtroppo spazio ad altre ipotesi... (continua)
Le città sono contro la guerra 17 gennaio 2003 di Paolo Giaretta Caro Sindaco, sono tra quelli che hanno apprezzato la partecipazione tua e del presidente Casarin alla manifestazione per la pace promossa dall'associazionismo cattolico. Non ho perciò condiviso le contestazioni, del resto limitate, che ci sono state. Penso che noi esponenti delle istituzioni, quando accettiamo di partecipare a queste manifestazioni, accettiamo sempre di "comprometterci", di essere contaminati dalle attese e dalle speranze di un popolo che scende in piazza pacificamente... (continua)
Contro il male assoluto 15 gennaio 2003 di Oscar Luigi Scalfaro È strano nel 2003, con il cammino della civiltà, trovarsi di fronte ad un interrogativo: guerra o non guerra? È impressionante sul piano dei valori umani. Per questo io partirei dal riflettere, più con interrogativi che con esami poco argomentati, su quel che pensiamo noi della guerra. Siamo convinti che la guerra è il male assoluto, senza eccezioni. Siamo convinti che è contro l'uomo, contro la persona umana per la distruzione della persona umana, a cominciare dalla distruzione dei più indifesi... (continua)
No alla guerra. Se non ora quando? 15 gennaio 2003 di Pietro Ingrao Parto dalla domanda: perché siamo qui stasera, in questo luogo della Camera dei Deputati, del Parlamento italiano? Noi pure così diversi per fede politica, e formazione culturale, per storia personale e anche per età: e vengo a parlare in questa sala anch'io, così avanti nell'età, un vecchio che quasi lambisce i novanta anni? Che ci muove? Che ci allarma?... (continua)
"L'Occidente crea mostri e poi s'indigna" 9 gennaio 2003 intervista a Gino Strada sull'Unità Gino Strada in questi giorni è a Milano, in partenza per Kabul. Intanto sta trattando con le autorità irachene per trasferirsi a Baghdad e allestire rapidamente un ospedale di guerra. Strada non crede alla possibilità che la guerra non ci sia. Dice che gli interessi americani sono troppo grandi e che nessuna argomentazione politica o di buon senso può convincere Washington a rinunciare all'attacco all'Iraq... (continua)
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