Senatore Paolo Giaretta

Il diario di bordo di Paolo Giaretta
18 aprile 2010


È il momento di una forte iniziativa politica
Le tensioni nel centro-destra non ci riguardano: occupiamoci dei problemi della gente

Sarà il tempo a dire quali saranno gli esiti della iniziativa politica di Fini. Per il momento emerge ciò che avrebbero dovuto aiutare a capire gli opinionisti, che invece si sono fermati alla superficie delle cose. Berlusconi non ha affatto vinto le elezioni. Per salvare la propria immagine ha ceduto molto alla Lega, in termini di posizioni di rappresentanza e di temi politici. Ha trascurato la necessità di un equilibrio all'interno della propria maggioranza. Dalle elezioni esce al Nord un fortissimo squilibrio a vantaggio della Lega. La perdita di elettori PDL rispetto alle elezioni politiche del 2008 è stata in Italia superiore al 40%. Nella base parlamentare del PdL cresce una preoccupazione: con questi rapporti di forza le prospettive non sono affatto piacevoli. Una rottura formale del PdL presenterebbe molti problemi: la tentazione di andare al voto per Berlusconi per una definitiva resa dei conti con Fini lo esporrebbe ad una ulteriore erosione e ad una dichiarazione di fallimento del progetto. La prosecuzione dell'esperienza di governo esporrebbe Fini a subire un ulteriore rafforzamento strategico della Lega. Che sulla destra ci siano delle tensioni è cosa che ci riguarda dal punto di vista generale perché potrebbe aprire una situazione politica nuova. Occorre però evitare scorciatoie che poi sono inesistenti. Ricavare improbabili scenari: Fini e Casini disponibili ad un rapporto con noi...Sarebbero poi gli elettori che non seguirebbero. Sta a noi invece essere incalzanti sui temi che riguardano il buon funzionamento delle istituzioni che certamente aprono dissidi nello schieramento avverso e possono essere il terreno di confronto.
Non sono aumentate le tasse? Facciamo due conti....
Certo è che se il Governo governasse con determinazione questi problemi non emergerebbero. E' la sostanziale situazione di blocco (già dopo qualche giorno Berlusconi sconfessa la priorità delle riforme costituzionali...) che sta danneggiando gravemente il paese. Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani è il refrain che da qualche anno resta sempre buono per la propaganda del centrodestra. Facciamo due conti con i dati che sono stati pubblicati in questi giorni. Pensiamo ad una famiglia concreta, i cui membri devono spostarsi per andare al lavoro e allo studio. I dati di diverse fonti ufficiali ci dicono che il biglietto del treno è aumentato mediamente del 15% (tutti sono diventati eurostar tranne le tradotte dei pendolari che vedono sempre peggiorare il servizio). Le assicurazioni delle auto sono aumentate pure del 15%. Negli ultimi 13 anni addirittura del 131,3% rispetto alla media della zona euro del 35,3% secondo i dati del Ministero dell'Economia. La benzina è aumentata del 29% in poco più di un anno. Altro che riduzione delle tasse. Gli unici vantaggi avuti in questi anni di governo Berlusconi sono andati in direzione dei ceti più benestanti: vantaggi per la eliminazione ICI prima casa anche per i redditi elevati, scudo fiscale e così via.
L'impoverimento del ceto medio: di questo deve occuparsi il PD
E' bene che il PD si concentri di più su questi aspetti che riguardano le condizioni di vita del ceto medio e non solo delle famiglie povere. Quello delle spese per il trasporto è solo un esempio. Cifre simili riguardano le tariffe dei servizi pubblici locali specie nelle grandi città, le spese per scuola, asili nido. Sono frutto delle scelte politiche fatte dal governo. Ad esempio la rinuncia a una seria politica di liberalizzazioni ha ricreato condizioni di accordi di cartello tra le assicurazioni. Il mancato trasferimento alle Ferrovie degli oneri per i contratti di programma da parte dello Stato ha trasferito sugli utenti costi maggiori, le politiche di taglio agli enti locali vengono pagate dai cittadini in termini di meno servizi e di costi più elevati. Sono cose che il PD dice da tempo. occorre renderle più persuasive non limitandosi a discorsi di carattere generale ma facendo di questi esempi il contenuto dell'agenda politica del PD. Mi piacerebbe che di questo parlassimo, con esempi concreti e comprensibili quando andiamo in televisione. E' questa la parte debole della destra, occultata con molti artifici comunicativi che dobbiamo smascherare.
 
Paolo Giaretta

 chiudistampa 
www.paologiaretta.it