L'attività dell'Organizzazione per la cooperazione e lo Sviluppo (OCSE) nel 2008-2009

Pubblicato il 30 settembre 2009, da Interventi al Consiglio d'Europa

Risoluzione 1684 (2009) adottata dall’Assemblea il 30 settembre 2009

Intervento alla IV sessione dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa – Strasburgo, 30 settembre 2009


L’eccellente rapporto che ci è stato presentato dalla relatrice ha bene messo in rilievo il contributo essenziale che l’attività dell’OCSE ha offerto di fronte alla crisi mondiale. E’ stato un contributo essenziale per una analisi della situazione globale, di comparazione della evoluzione delle diverse economie sotto la pressione della crisi finanziaria di così ampie proporzioni. Ma il contributo è stato importante perchè si tradotto anche nella predisposizione di proposte e di indirizzi di azione per i Governi per contrastare gli effetti ella recessione, la crisi fiscale degli stati, il degrado della finanza globale.

Su questi temi l’assemblea ha già dibattuto in diverse occasioni nel corso delle sessioni di questo anno, vi sono state le riunioni del G 8 all’Aquila e del G20 a Pittsburg in cui i Governi dei paesi più sviluppati hanno assunto impegni significativi. Vorrei perciò cogliere l’occasione di questo dibattito allargato alle delegazioni parlamentari degli stati membri dell’OCSE per porci questa domanda: cosa può fare questa nostra Organizzazione sopranazionale per meglio aiutare i governi e le istituzioni parlamentari ad agire con più efficacia e lungimiranza nel nuovo contesto di una finanza ed una economia globale?

La crisi finanziaria ha messo in luce che la velocità e l’intensità con cui il sistema economico globale si è trasformato ha compromesso il ruolo delle istituzioni internazionali, ne ha fortemente indebolito una adeguata capacità di intervento. C’è una domanda di governance che non ha finora trovato risposte adeguate, anche se i governi sotto la pressione della crisi ed il fallimento dei tradizionali sistemi di regolazione hanno incominciato a tracciare un percorso di cambiamento. Si vedano ad esempio gli impegni assunti a Pittsburg per una redifinizione del ruolo del FMI, della Banca Mondiale e delle banche regionali.

Anche l’OCSE può essere coinvolto in un processo complessivo di riorganizzazione delle istituzioni internazionali: occorre infatti definire con più precisione il compito delle singole organizzazioni, evitare sovrapposizioni che generano spreco di risorse e interventi contradditori. Occorre completare una copertura di istituzioni internazionali in settori divenuti strategici per la cooperazione e la convivenza pacifica: pensiamo al tema dell’ambiente come fenomeno globale che incide sulle condizioni di vita di tutte le popolazioni del pianeta oltre i confini nazionali.

Il contributo dell’OCSE può essere rafforzato estendendo l’azione già intrapresa per l’allargamento a nuovi stati membri. E’ essenziale per l’efficacia dell’azione dell’OCSE poter allargare la copertura geopolitica in modo equilibrato e rappresentativo delle varie aree economiche globali. Nello stesso tempo occorre mantenere elevati standard di ammissione sotto il profilo del rispetto dei diritti umani e dei processi democratici.

Una seconda linea può riguardare una riforma della governance che consenta di supportare in modo adeguato una istituzione con un numero maggiore di aderenti. Certamente è una questione che riguarda in modo particolare il rapporto tra le competenze del Consiglio e l’attività dei singoli comitati. Tuttavia è bene conservare un orientamento che è proprio dell’OCSE di valorizzazione e riconoscimento del contributo della società civile al processo decisionale delle politiche governative con una azione costante di consultazione e dialogo con le organizzazioni non governative. Inoltre andrebbe approfondito un ruolo specifico per le Assemblee parlamentari nazionali e per i loro Servizi del Bilancio che possono dare un importante quadro conoscitivo sullo stato delle finanze pubbliche, integrando il rapporto con i governi.

Infine è condivisibile l’indicazione approvata nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri OCSE il 25 giugno 2009 di individuare nell’ambito delle attività una missione specifica concentrata sui sistemi di regolazione dell’economia globale. Vi è la necessita di elaborare un sistema di norme che ha livello globale favorisca una condotta responsabile delle imprese e delle attività finanziarie secondo principi di probità, integrità e trasparenza. Il contributo dell’OCSE su questo piano è stato molto importante in passato e lo può essere ancora di più in futuro.


  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn
  • RSS
  • Pinterest
  • Add to favorites
  • Print
  • Email

Scrivi un commento