Manovra: il Governo priva i down dell’assegno di invalidità
«Nella manovra il Governo ha inserito una norma oscena, che non può e non deve comparire in una legge della Repubblica italiana. Mi riferisco alla misura che eleva dal 74 all’85 per cento il limite percentuale di invalidità per accedere all’assegno mensile di invalidità civile (AS 2228 – art. 10 comma 1). È una previsione che priverebbe migliaia di veri invalidi, tra cui i ragazzi affetti da sindrome di Down e le loro famiglie, di un sostegno essenziale».
Lo dichiara il senatore democratico Paolo Giaretta, relatore di minoranza della manovra, che così continua: «Comincia domani, dalla commissione Bilancio del Senato, l’iter parlamentare del provvedimento. Sarebbe un gesto molto importante se il Governo, prima dell’inizio dell’esame di merito, sgombrasse il campo dalla presenza di questa oscenità, che non può comparire in un testo di legge della Repubblica italiana proposto da un governo che abbia ancora un minimo di rispetto dei diritti civili. Sono certo che, se l’Esecutivo farà un passo indietro, tutto il Parlamento imporrà in ogni caso la cancellazione di una norma tanto incivile».
«Tra l’altro – conclude il parlamentare veneto – è esiguo il gettito che la misura darebbe nel 2011: soli 10 milioni di euro che poi, a regime, diverrebbero 40 milioni. Qui non c’entrano nulla i falsi invalidi. Si tratta di veri invalidi privati di un diritto che, sulla finanza pubblica, ha un onere modestissimo. Non possiamo inoltre dimenticare che la manovra già indebolisce sensibilmente le politiche sociali. Prevede infatti tagli alle Regioni per 192 milioni di euro sulle politiche sociali e 400 milioni di euro in meno per le politiche a favore delle persone non autosufficienti».