Le tre I della manovra: inadeguata, iniqua, irresponsabile

Pubblicato il 9 luglio 2011, da Comunicati stampa

 La manovra è un complicato gioco di scatole cinesi: cifre che ballano secondo le giornate, nuovi balzelli nascosti tra le righe, penalizzazione per i più deboli. Riporto qui un primo schematico giudizio che può servire per le iniziative sul territorio

Le ultime parole famose: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani

2/3 della manovra è fatta di nuove entrate, solo 1/3 da tagli di spese. Ma dei tagli di spesa ¾ sono in capo alle Regioni ed al sistema delle autonomie: è la morte del federalismo, tenuto conto dei tagli della precedente manovra che prevedeva 14 miliardi di tagli: in tutto 26 miliardi di tagli in 4 anni.

Chi paga? I soliti, perciò iniqua

I pensionati: perdono potere d’acquisto, recuperando meno della metà dell’inflazione, in periodi di aumento di prezzi

I piccoli risparmiatori: con la nuova imposta di bollo un piccolo risparmiatore con 30.000 euro vede completamente azzerato il suo profitto, è come se  non ce li avesse: è una tassa dell’1% sul patrimonio. Per un risparmiatore che ha 300.000 euro l’aggravio è insensibile: per lui la tassa è dello 0,1%. Aggiungiamo che dal prossimo anno ci sarà l’IMU: nuova tassa sui piccoli risparmiatori

Le piccole attività economiche: la liberalizzazione degli orari dei negozi è un grande favore alla grande distribuzione ed una penalizzazione per il piccolo commercio.

In genere: paga il ceto medio basso con tasse regressive, nullo è il contributo dei più abbienti: meno servizi, meno sanità, meno scuola di qualità

 

Ciò che manca: perciò inadeguata

Riforme per crescere, aiuti alla buona crescita, tagli della spesa improduttiva. Le auto blu restano, più piccole ma restano…

Il miracolo delle tasse: perciò irresponsabile

La promessa di 15 giorni fa: meno tasse per tutti, tre aliquote, via l’IRAP: costo almeno 40 miliardi di euro

Il risultato con la delega fiscale: nessun finanziamento per attuare la riduzione delle tasse, al contrario occorre ricavare dalla delega 17 miliardi di euro: tagli all’assistenza, meno agevolazioni con detrazione e deduzioni (familiari a carico, spese sanitarie, spese per il mutuo, ecc.).

La spremuta dei soliti noti. Festeggiano evasori e redditi alti. Intanto comunque aumenta anche l’IRAP (che doveva sparire) per banche ed assicurazioni. Se aumenterà l’IVA altra stretta sui consumi.

 Ministri che si odiano, ministri che si insultano, ministri che abitano case senza sapere chi li paga: e il frutto è questa manovra una manovra  Non sarebbe il caso che lasciassero ad altri la responsabilità?

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