IMU, Chiesa, no profit, un chiarimento necessario

Pubblicato il 29 febbraio 2012, da Interventi al Senato

Intervento a nome del PD in Commisssione Industria sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sull’emendamento presentato dal Governo in materia di esenzioni IMU, 27 febbraio 2012

Signor presidente,

la ringrazio anch’io a nome del PD per la sua presenza in Commissione per illustrare l’emendamento presentato dal Governo in materia di esenzioni dell’IMU. E’ il modo più diretto per chiarire la volontà del Governo e dissipare ogni dubbio interpretativo.

Riteniamo che sia stata molto opportuna l’iniziativa del Governo in materia.

E’ in  piedi una procedura di infrazione che si aggiungerebbe alle molte che hanno penalizzato l’Italia con multe salate, da ultimo quelle riguardanti la vicenda delle quote latte. Evitare di aggiungerne altre è indispensabile per la reputazione europeista del nostro paese, ma anche per evitare ulteriori aggravi alla finanza pubblica.

E’ una iniziativa utile anche per evitare di tenere aperto un fronte di polemica di cui il paese non ha affatto bisogno. Sul tema delle esenzioni dell’ICI ed ora dell’IMU so sono fatte affermazioni molto superficiali. E’ sembrato che il problema riguardasse esclusivamente la Chiesa Cattolica e le sue organizzazioni, mentre riguarda una platea molto vasta di associazioni di volontariato, culturali e sportive. La norma parla di immobili destinati, oltre che alle attività di culto esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie,didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive da parte di ONLUS. Un mondo molto ampio che da un contributo essenziale alla infrastruttura civile del paese, nei cui confronti si giustifica un trattamento fiscale agevolato. Un mondo molto più ampio di quello che fa riferimento alla Chiesa Cattolica.

E’ opportuna l’iniziativa del Governo anche per porre fine alla circolazione di cifre che non hanno alcun fondamento. Si è parlato di una perdita di gettito che andrebbe da parecchie centinaia di milioni di euro a qualche miliardo. Ora gli unici dati ufficiali sono quelli prodotti dal Gruppo di Lavoro sull’Erosione Fiscale istituito presso il Ministero dell’Economia che nella sua relazione finale calcola in 100 milioni di euro il mancato introito derivante dalle fattispecie di esenzione in essere. Un gettito come si vede molto lontano dalle stime riportate da diverse fonti giornalistiche. Tenendo conto che una buona parte di questo gettito resterebbe comunque escluso con la norma che ha proposto il Governo continuandosi ad applicare una esenzione per le attività pienamente no profit si può comprendere che gran parte delle polemiche sviluppate possono avere un punto di diritto in alcuni casi, ma dal punto di vista dell’effetto sulla finanza pubblica sono effetti minimali.

La comunicazione del Presidente del Consiglio ha consentito di chiarire un punto molto delicato che riguarda il tema dell’istruzione paritaria, dove la frequenza è legata al pagamento di una retta, quasi sempre insufficiente comunque a coprire le spese di funzionamento. Pensiamo ad esempio alla platea delle scuole materne private che sostituiscono in molti casi il servizio del tutto insufficiente di quelle comunali o comunque pubbliche, in cui l’applicazione dell’IMU porterebbe a gravi squilibri di bilancio con conseguenti aumenti di rette non sostenibili dalle famiglie.

La comunicazione del Presidente del Consiglio elimina ogni incertezza interpretativa, ed in modo particolare ha chiarito che la natura stessa di scuola paritaria, con i vincoli che comporta il riconoscimento, comporta l’esenzione dell’IMU. Anche la presenza di contributi da parte delle famiglie non elimina la natura non lucrativa dell’ente e anche eventuali utili non rilevano se non rappresentino un profitto, ma un sostegno allo svolgimento dell’attività didattica.

La ringrazio quindi signor Presidente per l’iniziativa assunta che chiude positivamente la questione.

Intervento Monti in X Commissione sulla questione IMU – 27 feb 2012

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