Anche i ricchi piangano. Ma quali ricchi?

Pubblicato il 8 ottobre 2013, da Politica Italiana

Lo storico manifesto di Rifondazione del 1996 con lo slogan “Anche i ricchi piangano” sembra essere ripreso a proposito di IMU da un gruppo di parlamentari del PD, che hanno firmato un emendamento per dire “i ricchi paghino l’IMU”.

Il manifesto di Rifondazione non portò molta fortuna al governo Prodi. Espressione di una cultura sbagliata: non si trattava e non si tratta di punire i ricchi. Se piangono i poveri insieme ai ricchi non è un gran bel risultato. E i ricchi piangeranno sempre di meno dei poveri.

L’emendamento targato parlamentari PD (dicono le cronache di parlamentari “renziani” ?!) è stato poi ritirato, forse non avevano ben capito la portata politica o cosa significasse tecnicamente.

Torniamoci su perché anche questi neo parlamentari il loro bel danno l’hanno fatto, accreditando l’idea che comunque la sinistra è il partito delle tasse e che di noi non ci si può fidare.RICCHI

Sull’IMU bisogna fare un ragionamento coerente e non andare a seconda delle mode e delle opportunità di propaganda. Bisognerebbe dire che l’IMU è in sé una imposta razionale, che esiste in pressochè tutti i paesi occidentali, che è la vera imposta federalista. Poi bisogna considerare la particolare situazione italiana, con una diffusissima proprietà edilizia, sconosciuta in tutti gli altri paesi europei, a cui non corrisponde necessariamente un reddito elevato, e perciò occorre valutare con molta generosità le ipotesi di esenzione. E’ stato sbagliato togliere a tutti, ma altrettanto sarebbe sbagliato lo slogan “far pagare ai ricchi”. Perchè poi in fondo i ricchi l’Imu la pagano, perchè dalla seconda casa in su la pressione è aumentata di molto.

Tanto più che l’emendamento proposto da questi colleghi del PD ha evidentemente una idea di “ricchi” e di case di lusso alquanto singolare. Secondo il loro emendamento avrebbero tornato a pagare l’IMU prima casa i proprietari di immobili con una rendita superiore a 750 euro. Sono andato a vedere le rendite catastali del mio condominio. Case edificate negli anni ’60, edilizia popolare, superfice meno di cento metri quadrati con 6 vani, abitati prevalentemente da anziani con pensioni modeste o giovani coppie con mutuo a carico. Hanno una rendita di 1300 euro, il doppio di quella prevista per l’esenzione. I dati riportati dai quotidiani documentano come sarebbe colpito il 25% delle abitazioni, non certo solo quelle di lusso, le grandi ville o gli attici. Anche modesti appartamenti di 60 0 70 metri quadrati.

E’ vero che ci sarebbe poi l’esenzione per il reddito, ma il messaggio che passa per il lettore dei quotidiani è esattamente la conferma dei pregiudizi nei confronti della sinistra. Un normale pensionato del ceto medio, con una pensione da benestante (magari una volta, con 2000 euro di pensione che oggi si sono svalutati) che si è fatto l’appartamento in proprietà con i risparmi di una vita, pensa: la sinistra mi considera talmente ricco da tassarmi in modo punitivo la casa? Oggi me la tassa e domani me la vuol portar via? Oppure una giovane coppia, che con l’aiuto dei genitori e un pesante mutuo si sono fatti un appartamentino, magari con una stanza in più perché contano prima o poi di mettere al mondo un figlio, legge e pensa: ma questi in chi sinistra vivono? Ci considerano ricchi perché mettiamo insieme due stipendi? Fortunati sì ad avere due lavori, ma ricchi certamente no.

Conclusione: prima di firmare emendamenti pensando ad un po’ di propaganda e a qualche giochetto politico bisogna studiare e capire bene gli effetti delle proprie proposte. E conoscere la società un po’ meglio.

 

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2 commenti

  1. giulio
    9 ottobre 2013

    va bene, forse la proposta non era perfetta ma avrebbe penalizzato meno di un nucleo familiare su 5 (considerando gli affittuari) e comunque non è almeno il caso di ridurre le tipologie catastali che beneficiano dell’esenzione IMU?
    anche le abitazioni con due piscine (guarda caso come quella di Brunetta)ne sono esenti!


  2. Paolo
    10 ottobre 2013

    non c’è dubbio che la attuale eliminazione dell’imu per tutti sia iniqua. Però non si possono prevedere interventi spot, ormai si vada a cercare di far bene ed equa la tares. Comunuqe la proposta poi ritirata colpiva ingiustamente il ceto medio ed abitazioni normalissime che non avevano nessuna caratteristica di casa di lusso. per colpire la casa di Brunetta (giusto) colpisco persone con reddito modesto. Non è giusto e non è nenache redditizio dal punto di vista elettorale


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