I pettegoli del PD

Pubblicato il 15 ottobre 2015, da Dai giornali

Il Mattino di Padova, 15.10.2015

Riproduco una noticina di risposta ad un trafiletto apparso sul Mattino di Padova, inviato da qualche gola profonda del PD padovano. Con il vecchio vizio di gettare il sasso e di nascondere la mano. E di screditare sempre il PD. raccontando qualche bugia, contando sulla pigrizia del giornalista che non fa verifiche. Daneggiando il partito, danneggiando persone esterne. Forse c’è chi crede che la carta d’identità sia sufficiente alla propria carriera. Bisognerebbe aggiungere alla carta d’identità qualche idea decente, qualche concezione di un partito che sa essere anche comunità con un poco di lealtà. Troppo difficile? Non credo.

Leggo sul Mattino di ieri che avrei partecipato ad una riunione del PD padovano da cui sarebbe emersa “l’intenzione del tridente Zanonato – Rossi – Giaretta di voler ancora dettare tempi e agenda dei segretari e del gruppo consiliare, che invece hanno preteso autonomia e indipendenza”. A parte che questi ultimi non hanno preteso un bel niente ma hanno partecipato ad un comune scambio di idee, preciso che: a) l’unico tridente a cui sono affezionato è quello calcistico, ed è l’unica cosa su cui sono d’accordo con il cav. Berlusconi b) a malapena riesco a dettare la mia agenda, figurarsi quella degli altri c) ho partecipato alla riunione su invito del Segretario Provinciale solo per l’amore che ho per la mia città e, nonostante qualche delusione, per il PD. Non ho nessun incarico e non aspiro ad averne, ne ho avuto di rilevanti in passato e sono contento di essermene liberato. Mi piace solo come privato cittadino occuparmi comunque dei destini della città esclusivamente usando il cervello e la parola.

Paolo Giaretta

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