La grande sceneggiata

Pubblicato il 6 aprile 2018, da Politica Italiana

Esaurito il giro necessario ma sostanzialmente superfluo delle prime consultazioni del Presidente della Repubblica mi sembra che restino in campo due scenari.

Il primo è che in realtà Di Maio e Salvini abbiano già una solida intesa. Solo che hanno bisogno di tempo. Di Maio per far comprendere ai suoi che non c’è alternativa al governo con la Lega che resta l’unico interlocutore possibile, per vicinanza di temi ed approccio culturale (nazionalismo antieuropeo, un po’ di xenofobia, lotta a parole alla burocrazia, antiparlamentarismo, ecc.) e che se del caso bisognerà accettare qualche ministro berlusconiano un po’ scolorito. E Salvini ha bisogno di tempo per mettere con le spalle al muro Berlusconi con la minaccia di sottrargli un altro po’ di parlamentari. Sarebbe peggio prendere sul serio la proposta di Di Maio: un governo con il PD o con la Lega come se fosse la stessa cosa.

Il secondo è che a forza di proclami pubblici sulle reciproche incompatibilità si perda il controllo della situazione. Dapprima pensando di arrivare fino alle regionali (una vittoria a testa, la Lega in Friuli VG, 5 stelle in Molise) e che tutto si riduca poi ad una campagna elettorale riproponendosi agli elettori in giugno. Una campagna elettorale a cui offrire come scalpo la fondamentale questione dei vitalizi degli ex parlamentari. Con i rischi conseguenti, perché è vero che i sondaggi premiano come di consueto chi vince (in Italia particolarmente salire sul carro dei vincitori è uno sport molto amato) ma gli italiani potrebbero anche punire chi avendo avuto largo consenso non ha saputo offrirgli un Governo.

Io sto ancora sul primo scenario. Considerate anche le uscite di Salvini. Vista la provenienza di una parte dei protagonisti direi che siamo in presenza di una grande sceneggiata napoletana. Si recitano delle parti in commedia in attesa del gran finale già scritto. Scusate: hanno accettato senza batter ciglio la iperberlusconiana Maria Elisabetta Alberti Casellati presidente del Senato che problema ci sarebbe a mettere la Gelmini in qualche ministero? O in alternativa liquidare Berlusconi.

Sapete chi è Enzo Scotti? È noto che è diventato consigliere previlegiato di Di Maio e si diverte molto in questo nuovo ruolo. 84 anni portati benissimo, come il suo amico/rivale Ciriaco De Mita (che di anni ne ha però 90), amico mio di giovanili entusiasmi nella DC, esponente napoletano della DC denominato Tarzan, per la facilità con cui passava da un albero all’altro nella frastagliata foresta delle correnti democristiane.

Dalla Università di Malta da lui diretta provengono 3 dei Ministri proposti da Di Maio…Così il grande oppositore di Di Maio il napoletano Fico è stato contentato con la Presidenza della Camera e può pavoneggiarsi mentre prende il tram o passeggia a piedi in favore di telecamera. Propendo perciò per il partito della sceneggiata napoletana, a cui in fondo potrebbe aggiungersi il votatissimo sindaco di Napoli De Magistris se lo consentisse il suo super-ego. Però dovrebbero finalmente dire cosa intendono fare.

Si potrebbe passare anche al piano della fantasy politica. Con i famosi poteri forti che distribuiscono le carte, che creano leader e li distruggono quando sono serviti all’uso. Vi ricordate di un certo Antonio Di Pietro? Santificato da tutti i media, osannato da settori importanti dell’opinione pubblica, giustiziere immacolato dei politici ladri o dei politici tout court. Il primo ad essere lodato per l’imperfetta conoscenza dei congiuntivi. Usato e poi distrutto per una banale distrazione nell’uso del finanziamento pubblico. E il nostro Matteo che in quattro e quattr’otto si prende in mano il paese, gli da una sistematina, mette in regola i sindacati e poi viene liquidato. Usato, spremuto e gettato. E perché Salvini non si monti troppo la testa intanto gli arrestano il suo capopopolo siciliano (con precedenti penali, tanto per comprendere dove è andata a parare la crescita di Salvini al Sud) …E potrebbe fare la stessa fine Giggino Di Maio: usato, spremuto, gettato.

Qui siamo però sulla fantasy, invece la sceneggiata napoletana mi appare più attinente alla realtà. Però chi vivrà vedrà…

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1 commento

  1. […] esempio del 5 marzo https://www.paologiaretta.it/2018/03/il-rottamatore-rottamato/ o del 6 aprile https://www.paologiaretta.it/2018/04/la-grande-sceneggiata/ . Troppo simili i due populismi, tanti punti di contatto elettorali. Tanta la voglia di potere. Del […]


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