Grande è la confusione, ma le Sardine…

Pubblicato il 2 dicembre 2019, da Politica Italiana

” Grande è la confusione sotto il cielo, perciò la situazione è favorevole” diceva Mao Tse Tung, detto il Grande Timoniere, ai tempi della Rivoluzione cultuale in Cina (una rottamazione cruenta per consentirgli la continuità del potere). La prima parte dell’affermazione è applicabile certamente alla situazione politica italiana, la seconda purtroppo per niente.

Giggino Di Maio non impara niente dagli errori. Dovrebbe avere imparato dalla caduta del precedente governo che non si può governare con i tweet, con il giochino al rialzo, con la contestazione continua dei propri alleati, con la pretesa o si fa come dico io o il Governo cade. Già Salvini gli ha dimostrato che poi il governo cade per davvero. E Di Maio manifesta un evidente rimpianto che fatica a nascondere. Perché sarà bene ricordare che se fosse dipeso da lui stava ancora al governo con Salvini.

Il Governo serve se riesce a governare. Per governare deve essere presente una visione condivisa sul futuro del paese, un discorso al paese che rassicuri sulla prospettiva e susciti una qualche convinzione ed una qualche speranza. Tutto questo purtroppo manca. Ed è quasi impossibile che si crei. Bisognerà prenderne atto. Governare oggi perché non vinca Salvini non è evidentemente un argomento sufficiente, anzi.

Il PD prigioniero della responsabilità, Il M5S in caduta libera, Italia Viva alla ricerca della visibilità quotidiana, perché i sondaggi restano modesti. Perciò rinvii e litigi esasperati, spesso poi su cose che servono all’immagine quotidiana più che di sostanza. Si può essere attrattivi così? Evidentemente no.

Eppure qualcosa si muove ne paese. Ma si muove fuori dai partiti. Il movimento delle sardine con le sue piazze piene registra una aspettativa, una reazione ad un dibattito pubblico incattivito. Cosa molto positiva e tuttavia bisogna essere prudenti. Perché come diceva il vecchio leader socialista Pietro Nenni “piazze piene, urne vuote” lamentandosi dei risultati elettorali del ’48. E del resto ne abbiamo vissuti molti di momenti esaltanti, dai girotondi, ai comitati per l’Ulivo, ecc. Un popolo c’è, non si fa rappresentare dai partiti, aspetta però un leader capace di animare il campo progressista. Lo è stato Prodi (l’unico che ha vinto nelle urne, ma sempre di misura). Oggi non c’è e finché non ci sarà arduo è aspettarsi una reazione.

I sondaggi contano poco. Il voto è transeunte ed emotivo. Non contano quelli a pochi giorni dalle elezioni, figuriamoci quelli di oggi. E tuttavia Salvini paga un po’ il prezzo dell’assenza dal governo calando vistosamente. Solo che i voti che perde lui li prende Fratelli d’Italia. La svolta a destra del paese è purtroppo solida e profonda. Nel campo nostro regge il PD ma si dimostra che i (pochi) voti che prende Renzi li toglie prevalentemente al PD, come era da prevedersi. Iniziativa politica sbagliata.

Aspettiamo l’Emilia Romagna. Certo. Ma non è che cambierà molto. Se vinciamo come sarebbe giusto perché lì il buon governo c’è stato. E vedremo se il movimento delle sardine coglierà l’occasione per dire un no al sovranismo salviniano.  La vittoria sarebbe un motivo in più perché il PD pretenda dai propri alleati la serietà di governo che finora non c’è stata, a costo di trarne le conseguenze. Se si perdesse egualmente sarebbero da trarre le conseguenze. Veltroni si dimise dopo la sconfitta in Sardegna…

P.S. Mi hanno chiesti in diversi un giudizio sulle vicende di Renzi e la sua Fondazione. Sugli aspetti penali evidentemente non posso pronunciarmi. E’ possibile che vi sia un certo accanimento nelle indagini, con modalità spettacolarizzate. Ma questo non è un argomento. Lo diceva anche Berlusconi e sulle modalità poteva anche aver ragione, solo che le ipotesi di reato andrebbero approfondite in ogni caso. Tuttavia ciò che emerge (i fatti che emergono) sono politicamente molto gravi, almeno sotto due profili. Il primo è che il Segretario Nazionale del PD Matteo Renzi invece di ricercare finanziamenti per tutto il partito utilizzava la credibilità ed i poteri derivantigli dal suo ruolo di presidente del Consiglio per finanziare esclusivamente la sua corrente e competere nel partito con armi diseguali. È una cosa parecchio vergognosa. Il secondo è che non devi assolutamente farti finanziare da soggetti che agiscono in regimi di concessione governativa. Chiedere soldi al gruppo Gavio che gestisce un bel pezzo di rete autostradale non va assolutamente bene. Indebolisce la propria indipendenza o così comunque appare. Che poi questo avvenga con il notissimo artificio tra evasori fiscali o finanziatori occulti et similia di emettere fatture elevatissime per consulenze inesistenti o con contenuti modesti è ancora più grave. Non occorre aspettare la magistratura per giudicare.

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1 commento

  1. Giovanna Pirolo
    2 dicembre 2019

    Sono pienamente d’accordo con te,Paolo. Le sardine mi mettono SPERANZA, ma la situazione politica è terrificante. Mi mancano le persone serie di un tempo. Mi manca Prodi, mi manca Letta, mi manca Veltroni, mi manchi tu.
    Gentiloni è in Europa, e tiene alto il nostro Paese. Ma finché non si eliminano Di Maio e accoliti, e anche Renzi, che guarda solo alla personale ascesa politica, non si può sperare di andare avanti.
    Grazie delle tue riflessioni


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