Senatore Paolo Giaretta
Paolo Giaretta in Senato

Approvazione, con modificazioni, in un testo unificato con il seguente titolo: Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni

Per le vittime del radon negli impianti militari del Monte Venda
Intervento in aula del Senato - 16 marzo 2010
Il senatore Paolo Giaretta, nell'ambito della discussione per l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale militare, ha presentato un ordine del giorno tendente ad assicurare il monitoraggio sanitario del personale che ha operato nel sito della dimessa struttura della base denominata 1.ROC situata sul Monte Venda in provincia di Padova, essendosi accertata, a seguito delle analisi effettuate sia dall'ARPAV di Padova sia, dal CISAM Centro Interforze Studi applicazioni militari, una fortissima esposizione in particolare al radon, con picchi di esposizione prolungata che superano fino a 24 volte il limite consentito. L'ordine del giorno è stato approvato.
Riportiamo il resoconto parlamentare e, di seguito, il testo dell'ordine del giorno, oltre alla interrogazione che il senatore Giaretta ha fatto sullo stesso argomento.

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'ordine del giorno G1, che invito i presentatori ad illustrare.
GIARETTA (PD). Signor Presidente, è molto importante che tra le materie oggetto della Commissione di inchiesta vi sia anche quella dell'esposizione di personale militare e civile al radon. È un gas naturale che in determinate concentrazioni provoca le conseguenze molto accuratamente sottolineate dal relatore. È una causa importante di tumori all'apparato respiratorio.
In alcuni casi quest'esposizione si è realizzata in modo grave, tanto è vero che l'ordine del giorno G1 si occupa in particolare di quanto avvenuto in una base militare dell'aeronautica situata presso il Monte Venda in Veneto a seguito di un'esposizione molto elevata al radon, con picchi di esposizione prolungata che superano fino a 24 volte il limite consentito. Ciò ha determinato un numero cospicuo di malattie e il decesso di 31 militari. Dunque, è importante che questo aspetto venga approfondito, oltre alle eventuali responsabilità di carattere penale che si dovessero accertare al termine di un'indagine attualmente in corso. Si tratterà poi di prevedere un'estensione delle provvidenze previste in altri casi anche all'esposizione al radon.
Invito dunque il Governo a provvedere in una direzione in particolare. È importante che si intervenga tempestivamente nei confronti del personale sottoposto ad una elevata esposizione al radon ponendo in essere ogni possibile azione volta ad un monitoraggio sanitario del personale in questione, sia militare che civile, sia in servizio che in quiescenza. Vi è una fortissima preoccupazione rispetto alla quale gli interessati vogliono avere ogni possibile tutela sanitaria. Credo dunque sia giusto che lo Stato agisca in tal senso nei confronti del personale che ha servito il proprio Paese.
PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'ordine del giorno in esame.
AMATO, relatore. Signor Presidente, esprimo parere favorevole su questo ordine del giorno di cui capisco e condivido l'intenzione. L'unica perplessità, leggendo con attenzione il testo, nasce dal fatto che quest'ultimo finisce per sovrapporsi all'attività della Commissione. La cosa migliore sarebbe probabilmente una riformulazione del testo, però non è mia intenzione porre tale richiesta in termini assoluti. Dico soltanto che una lettura attenta mi ha fatto riflettere su questo fatto: è come voler anticipare il lavoro comunque e sovrapporsi al lavoro della Commissione.
Per il resto, condivido l'intendimento e credo che sia nella sostanza condivisibile, al di là della forma che ha suscitato in me qualche perplessità.
COSSIGA, sottosegretario di Stato per la difesa. Presidente, il Governo accoglie l'impegno espresso nell'ordine del giorno confermando che chiaramente vale anche per tutto l'altro personale impiegato in particolari condizioni ambientali ed operative e non soltanto per quello cui fanno riferimento i presentatori, e fa sue alcune delle perplessità in relazione alle considerazioni espresse. Poiché però il Governo non è tenuto ad accogliere considerazioni, ma a far suo l'impegno, confermo l'accettazione dell'ordine del giorno.
PRESIDENTE. Essendo stato accolto dal Governo, l'ordine del giorno G1 non sarà posto in votazione.

Ordine del giorno G1 - Approvato
Giaretta, Scanu, Casson, Saia, Donaggio, Stradiotto, Pegorer
Il Senato,
in sede di discussione della proposta di inchiesta parlamentare sui casi di morte e gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato nelle missioni militari all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, anche sulla base dei dati epidemiologici disponibili, riferiti alle popolazioni civili nei teatri di conflitto e nelle zone adiacenti le basi militari sul territorio nazionale in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, con particolare attenzione agli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito e della dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e a eventuali interazioni,
considerato che:
tra le fattispecie oggetto di indagine vi sarà certamente il sito della dimessa struttura della base denominata 1.ROC situata sul Monte Venda in provincia di Padova, essendosi accertata, a seguito delle analisi effettuate sia dall'ARPAV di Padova sia, dal CISAM Centro Interforze Studi applicazioni militari, una fortissima esposizione in particolare al radon, con picchi di esposizione prolungata che superano fino a 24 volte il limite consentito;
tale esposizione si è realizzata sia nel bunker che nei locali del Teleposto di Monte Venda, per militari e civili che risultano essere affetti in un numero cospicuo da gravi patologie tumorali che hanno portato al decesso in numerosi casi, tanto che per 31 decessi le cartelle cliniche acquisite dalla magistratura non lascerebbero spazio a dubbi circa il legame con l'esposizione al radon,
impegna il Governo:
ad assicurare al personale militare e civile, in servizio o in congedo, che ha prestato servizio presso le strutture della base del Monte Venda, o in altre basi con identica problematica, un costante monitoraggio sanitario per prevenire o limitare ogni rischio per la salute;
ad estendere il monitoraggio a tutto il personale interessato alla patologia oggetto della Commissione di inchiesta.


L'interrogazione presentata al Ministro della Difesa

 
 chiudistampa 
www.paologiaretta.it