Bitonci, chiacchiere, fatti

Pubblicato il 29 maggio 2016, da Realtà padovana

La perdita della Biennale di Architettura è solo l’ultimo episodio di una città che va impoverendosi, perdendo opportunità. Una iniziativa che aveva attratto grandi archistar, che ci aveva fatto conoscere nel mondo grazie alla capacità organizzativa di Pino Capocchin, padovano attualmente presidente nazionale degli architetti, se ne è andata da un’altra parte, come ha ben considerato Ivo Rossi Intimidazione colpisce il Presidente della Fondazione Capocchin. Come la Fiera delle Parole, e vedremo cosa ci darà in cambio Sgarbi. Persa l’occasione di un Auditorium per la Musica classica, respingendo l’offerta molto conveniente della Fondazione Cassa di Risparmio di utilizzare l’immobile in Piazza Eremitani, persa la seconda linea del tram in attesa di un fantomatico filobus di 24 metri che non può circolare secondo le norme del Codice della Strada ed anche secondo il buon senso (peraltro annunciato nell’ottobre 2014, cioè 18 mesi fa senza che finora sia stato fatto un solo passo concreto http://www.padovaoggi.it/politica/trasporti-filobus-ibridi-padova.html). Dell’ospedale non parlo: mentre stiamo perdendo pezzi come lo IOV invece di dimostrare fattibile la localizzazione a Padova Est si ritorna a pensare ad interventi pesanti nelle attuali strutture.

Naturalmente il Sindaco si dedica direttamente o per interposta persona a sottolineare che tutto ciò che non va è colpa della passata amministrazione. E quando inaugura qualcosa come i nuovi spazi museali ai Giardini dell’Arena, completamente progettati e finanziati dalla precedente Giunta, si guarda bene dall’invitare gli ex assessori come Andrea Colasio che ne avrebbe il merito.openbilanci

Chi si accontenta gode, chi senza essere fazioso vorrebbe capire di più ha per fortuna a disposizione elementi per dare un giudizio obiettivo sull’eredità che Bitonci ha ricevuto. Sul sito indipendente Openbilanci.it ci sono una serie di indicatori di performance amministrative relative ai consuntivi tra il 2012 e il 2014, che è l’ultimo anno amministrato dal centrosinistra.

Cosa ci dicono questi indicatori? Consideriamo alcuni dei diversi settori censiti dal sito. Il confronto può essere fatto con i 15 comuni con una popolazione superiore a 200.000 abitanti. Prendiamo alcuni dati strutturali di bilancio. Quanti debiti? Ben dieci comuni stanno peggio di noi. Abbiamo un debito pari al 32,44% delle entrate. In compenso a Cittadella l’allora sindaco Bitonci ha caricato i propri cittadini di un debito pari al 132% delle entrate, più di quattro volte Padova. Siamo sesti per autonomia finanziaria, siamo federalisti sul serio, non ricorriamo a Roma ladrona. E il personale? Siamo virtuosi davvero. Con il 22% ci sono dieci comuni che fanno peggio di noi. Facciamo molto meglio anche di città del Nord come Bologna, Torino, Verona, ecc. E le spese per incarichi su cui Bitonci ha molto polemizzato? Siamo naturalmente tra i comuni virtuosi, il secondo in Italia. Con 0,25 euro pro capite, meno di un ottavo di Verona o Venezia, un dodicesimo di Roma. Nella virtuosa Cittadella i cittadini devono partecipare alle spese per incarichi decisi dai leghisti cittadellesi per 5,70 euro pro capite, più di 20 volte quello che pagano i padovani.

Vediamo ora la spesa per la raccolta rifiuti. Spendiamo poco, siamo tra i comuni più virtuosi, secondi su quindici. Roma spende pro capite sei volte più di noi, e chi vive a Roma sa lo stato pessimo della raccolta. Il Comune si è difeso nella quota di spesa per investimenti, siamo settimi in percentuale sul bilancio, e siamo primi per la spesa per i trasporti, ottavi per la spesa per il sociale, ottavi per il verde, quarti per lo sport. Gestione oculata che si è tradotta in maggiori spese per la produzione di servizi per i cittadini.

Gli esempi possono continuare, chi vuole può consultare il sito e farsi i confronti. Evitando chiacchiere propagandistiche. Per qualche mese ci sta, ma ormai siamo a quasi due anni di amministrazione Bitonci

Naturalmente si può e si deve cercare sempre di migliorare le performance, ma sono disponibile a scommettere che quando incominceranno ad uscire i dati significativi della gestione nel periodo Bitonci questi indicatori peggioreranno, purtroppo, perché vuol dire che staranno peggio i cittadini. Che sono invitati però ad aprire gli occhi e non accontentarsi delle chiacchiere.

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2 commenti

  1. Stefano
    29 maggio 2016

    ottimo come sempre, Paolo.
    meno male che c’è qualcuno capace di fare analisi e opposizione sui contenuti e con la necessaria prospettiva…
    com’è che non ne vedo molti altri?

    grazie

    Stefano


  2. Paolo
    30 maggio 2016

    grazie Stefano, proviamoci


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