Comitato “Sì al futuro”: Perchè Sì, un aiuto per decidere

Pubblicato il 24 ottobre 2016, da Politica Italiana

Mi sembra che il dibattito sul referendum non stia molto aiutando il cittadino a farsi una idea. I toni esasperati non servono. Mi sembra anche che il composito fronte del No si divida tra chi pensa nel merito che la migliore riforma costituzionale è sempre quella che non c’è e non ci sarà mai e chi della Costituzione e del buon funzionamento delle istituzioni si disinteressa avendo come unico obiettivo l’abbattimento del governo Renzi. Motivo di più di parlare con pazienza dei contenuti della riforma, sapendo che se venisse respinta questa, a parte le conseguenze politiche, vorrebbe dire non parlarne più per un lungo periodo.

E’ importante la comunicazione sui media nazionale ma è importante anche la discussione sul territorio. Per questo con un gruppo di amici abbiamo costituito il Comitato “Sì, per cambiare”. L’idea è nata dalla volontà di mettere insieme persone di diverse appartenenze politiche che avendo lavorato, o che stiano lavorando, nelle istituzioni locali, avvertono la necessità di un cambiamento, di un miglioramento delle procedure democratiche. Così accanto a giovani e bravi sindaci come Luigino Bisato di Noventa, Sabrina Doni di Rubano, Enrico Rinuncini di Ponte San Nicolò, Walter Stefan di Saonara abbiamo tra i soci un bel numero di ex amministatori locali: Vittorio Casarin già presidente della Provincia, Livio Baracco e Roberto Daniele, già sindaci di Saonara, Leonildo Bettio e Ottorino Gottardo, già Sindaci di Rubano, Franco Casotto, già Sindaco di Arre, Lino Conte,  già Sindaco di Piove di Sacco, Alessandro Maritan già Sindaco di Bovolenta,   Severino Vettorato, già sindaco di Casalserugo, e poi altri amministratori locali come Antonio Bodon, Giuseppe Calore, Mario Liccardo.  Inoltre esponenti del mondo del volontariato come Ugo Lessio o delle professioni come  Gian Paolo Pinton e Luciano Penasa. Paolo Giaretta fa il coordinatore, Walter Stefan il vicecoordinatore e Giampaolo Pinton il segretario. Come si vede accanto ai giovani ci stanno un po’ di “anziani”. Direbbe D’Alema che siamo per il Sì perché non capiamo niente. Però siamo più o meno suoi coetanei che ricordano bene il non fatto da D’Alema quando aveva compiti di responsabilità.

Offriamo al dibattito un primo documento  di cui trovate qui sotto il link, nell’intento di offrire argomenti per convincere al Sì. Chi poi volesse aderire al Comitato e darci una mano ci contatti.

Perchè Sì, un aiuto per decidere

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