La Fiera di Padova

Pubblicato il 20 marzo 2017, da Realtà padovana

Padova e il suo territorio, n. 185 febbraio 2017

La benemerita rivista “Padova ed il suo territorio” in occasione del trentennale della sua fondazione ha promosso una serie di articoli sulla evoluzione della nostra città nel trentennio trascorso. Mi hanno chiesto di fare un piccolo saggio sulle vicende della Fiera padovana.

Vicende in effetti interessanti, perché hanno caratterizzato la voglia di protagonismo della città. E’ stata la prima fiera italiana con le caratteristiche delle fiere moderne, nata nel 1919, un anno prima di quella di Milano. Riprendendo una antica tradizione, quella della Fiera del Santo, ma portandola nella modernità, sulla base di studi comparativi fatti con le maggiori fiere europee.

Distrutta durante la seconda guerra mondiale, il quartiere fieristico rinasce come priorità nella ricostruzione e già nel 1947 riprende la sua attività, diventando una Fiera leader nel panorama italiana. Per molti anni è stata caratterizzata da una forte capacità innovativa, inventando lungimiranti manifestazioni in settori allora considerati marginali, ad esempio nel campo della logistica, dell’ambiente, del traffico, promuovendo manifestazioni originali in cui accanto al tradizionale spazio espositivo si realizzavano convegni scientifici di livello mondiale.

Poi è iniziato un lento declino. Ora si spera in una ripresa, con una nuova gestione dopo quella fallimentare dei francesi, e con l’idea di trasformare il quartiere in un luogo dell’innovazione, in collaborazione con l’Università. Staremo a vedere, intanto qui potete leggere l’articolo completo

Il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi visita la Fiera nel 1950

Il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi visita la Fiera nel 1950

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