Perchè perde il PD

Pubblicato il 27 giugno 2017, da Pd e dintorni

I motivi per cui il PD è andato male alle elezioni sono molti. Che sia andato male non ci piove. Quando si perdono grandi città di insediamento storico come Genova o all’Aquila contro un ex di casa Pound si segnala una frattura con la propria opinione pubblica. Se si vince si deve vincere mettendosi quasi da parte come a Palermo, o nella stessa Padova in cui vinciamo però dimezzando il consenso al partito. Ma di questo parleremo più a lungo in futuro.

Qui faccio solo un esempio di come il PD abbia un rapporto precario con l’opinione pubblica. Parlo della legge sullo jus soli, legge giusta e civile, ma sulla quale non ci si è minimamente curati di acquisire il consenso dell’opinione pubblica.

Dando per scontato che i valori della sinistra debbano essere i valori di tutti, su cui non occorre lavorare per acquisire il consenso. E con un pressapochismo che dimostra che si è perso il rapporto con il paese reale non si capisce che la campagna elettorale per le amministrative si sarebbe giocata in parte notevole sui temi della sicurezza e dell’immigrazione e piazzare in questo periodo una legge di questo tipo voleva dire fare un regalo grande come una casa al centrodestra.

Per fare le riforme bisogna lavorare per acquisire il consenso del popolo. Spiegare, comprendere le paure, persuadere. Non l’arroganza del saputello. Ho frequentato in questi giorni qualche ambulatorio ospedaliero. Stando in fila di cosa sentivi parlare? Anche e molto di questa legge. E pressoché l’unanimità si era fatta l’idea che con questa legge qualsiasi bambino nato casualmente in Italia avrebbe acquisito la cittadinanza. Che i profughi sarebbero venuti apposta per partorire qui, ecc.

Nulla a che fare con la proposta di legge. Ma chi glielo ha spiegato? Chi ha spiegato che la legge è molto prudente? Infatti la cittadinanza può essere acquisita solo per figli nati da genitori che abbiano il diritto di soggiorno permanente o il permesso UE per soggiorno di lungo periodo. Per avere il primo bisogna avere soggiornato legalmente ed in via continuativa per almeno cinque anni, per il secondo occorre anche avere un reddito non inferiore all’assegno sociale, la disponibilità di un alloggio ed il superamento di un test di conoscenza della lingua italiana. Dunque non basta nascere casualmente in Italia, i profughi sono naturalmente esclusi da questo tipo di cittadinanza, ecc. Tanto per fare un esempio le immagini che pure commuovono di nuovi nati a bordo di navi italiane non hanno nulla a che fare con la nuova legge: quei bambini non acquisiranno la cittadinanza italiana.

Ma nessuno dei nostri dirigenti ha avuto l’umiltà di spiegare, di far conoscere, ha reagito alla propaganda avversa solo con la superficialità che chi non capisce è un razzista. Noi siamo superiori e chi non capisce è o ignorante o razzista.

La superficialità di discutere la legge durante la campagna elettorale amministrativa. Ma dove vivono i nostri dirigenti? Capisco che una parte è stata nominata e non ha mai affrontato una vera campagna elettorale ma non ci vuole davvero molto a capire il clima d’opinione del paese, le cose di cui discute la gente, anche i nostri elettori, le paure che circolano.

Se si vogliono fare le riforme, doverose come questa, bisogna avere il popolo dalla propria parte. Non imporre le cose dall’alto, utilizzando un Parlamento deformato dai premi di maggioranza. Il popolo va conquistato con argomenti, con pazienza, con informazione, con campagne di opinione non pensando di avere ragione a priori.

Ci vuole tanta umiltà per ricomporre questa frattura. Non vedo segnali. Mi sbaglio?

  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIn
  • RSS
  • Pinterest
  • Add to favorites
  • Print
  • Email

Tags: , , ,

3 commenti

  1. Paolo
    27 giugno 2017

    Il PD perde perche’c’e’ Renzi ,c’e’ poco da fare :e’piu’ detestato di Berlusconi ed e’ tuttodire


  2. livio marini
    27 giugno 2017

    Sono completamente d’accordo. Analisi giusta e tono adeguato


  3. antonio
    28 settembre 2018

    e’ vero il primo peccato è stata l’arroganza di pensare di essere nel giusto e che gli altri non capiscono


Scrivi un commento