Ministri veneti, sveglia. Noi ci siamo

Pubblicato il 8 novembre 2010, da Senza categoria

Niente polemiche di fronte all’alluvione. Occorre operare come stanno facendo i nostri Sindaci. Ma non si può neppure accettare che la Lega, che sta al governo in regione e a Roma parli come se fosse all’opposizione. E’ un gioco alquanto squallido. Non parliamo del fatto che le attuali difficoltà sono anche figlie dell’assenza di serie politiche di manutenzione di corsi d’acqua che sono nelle piene responsabilità delle giunte di destra del Veneto Ci sarà tempo di parlare anche di questo. Però ora pretendiamo che chi è al governo si assuma le sue responsabilità e non giochi a rimpiattino sulle spalle delle sofferenze dei cittadini. Occorre una legge speciale per l’alluvione veneta. Il resto sono chiacchiere. E i ministri veneti devono ottenere interventi subito. la gente non può aspettare. Ho inviato una lettera aperta ai ministri Galan, Brunetta, Sacconi chiedendogli di convocare una conferenza dei parlamentari veneti per concordare le iniziative parlamentari e governative da assumere.

Padova, 8 novembre 2010

Cari Ministri,

al momento della costituzione del Governo abbiamo dovuto riconoscere che tre ministri veneti erano una buona rappresentanza per questo territorio. E’ il momento di far valere questa rappresentanza. Con i fatti. Se volete anche con il sostegno dell’opposizione. Siamo naturalmente pronti. Occorrono però fatti. La tragedia è grande. Conoscete bene il territorio veneto e non occorre sottolinearlo. Ma ciò che si è visto ha una dimensione tale che occorre che nel cuore del Governo si abbia esatta conoscenza dei danni che il nostro territorio ha subito e sta subendo. E’ come un terremoto. I morti sono stati tre, e per fortuna la contabilità si è fermata lì. Ma quanto alle sofferenze di tante persone, ai danni di proprietà pubbliche e private, alla rovina per tante aziende industriali, artigianali, commerciali, agricole, ad un degrado generale del territorio  siamo di fronte ad una calamità della stessa portata.

Non c’è tempo e non bastano i provvedimenti tampone. I primi pochi milioni stanziati non basteranno neppure a pagare ciò che i Sindaci hanno anticipato per conto dello Stato, talvolta di tasca propria (nel civile Veneto succede anche questo).

Le promesse non servono. Se si sta alle promesse della Protezione Civile ci sono i cittadini di Abano, Montegrotto, Albignasego, Salboro, ecc. che stanno ancora aspettando i rimborsi di avversità di mesi ed anni trascorsi.

Occorre un provvedimento legislativo immediato. Occorre mettere in campo soldi e procedure straordinarie, come si è fatto per altre alluvioni e calamità naturali. Sospendere subito il patto di stabilità per i comuni alluvionati, che altrimenti sarebbero doppiamente danneggiati: pagherebbero di tasca propria interventi che lo Stato non fa per poi pagare allo Stato multe salatissime per lo sfondamento del patto. Occorre sospendere scadenze fiscali, rate dei mutui. Occorre anticipare interventi di sussidio per imprese e famiglie per consentire almeno i primi interventi nelle case e il riavvio delle attività economiche.

Vogliamo farla insieme questa battaglia? Ce lo chiede la dignità del nostro Veneto. Penso che tutti i parlamentari veneti saranno pronti. Abbiamo chiesto che il Governo riferisca al Parlamento, ma al di là di questo occorre che il Veneto in modo unitario faccia sentire la propria forza. Convocate una riunione di tutti i parlamentari veneti, vediamo insieme le strade da percorrere per ottenere subito ciò che ci spetta. Ognuno facendo la propria parte. Evitando che chi sta al Governo a Roma e a Venezia faccia finta di stare all’opposizione.

Attendo fiducioso

Sen. Paolo Giaretta

Al Ministro del Lavoro, salute e politiche sociali

On. Maurizio SACCONI

Al Ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali

Dott. Giancarlo Galan

Al Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione

Prof. Renato Brunetta

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