Renzi: mettere ordine nella virtù

Pubblicato il 10 febbraio 2014, da Politica Italiana

Cosa deve pensare un cittadino elettore del campo riformista (del PD e non solo)? Si era appena rianimato con la ventata di novità che ha portato Matteo Renzi. Credo che dopo la lettura dei quotidiani (bastano i titoli) e l’ascolto di telegiornali e vari talk show (ammesso che abbia ancora la voglia di farlo) penserà male, perché rapidamente rischiamo di ritornare nel solito tran tran dei pastoni politici. Più Renzi parla il linguaggio nuovo (la parola rimpasto mi fa venire le bolle, non voglio ministri nel governo, si arrangi Letta, la responsabilità è sua, ecc.) più finisce di parlare proprio solo di queste cose. Ed i titoli sono sul rimpasto, sulla struttura del governo, sulla staffetta (termine molto improprio, perché qui Letta il testimone non intende mollarlo). Anche perché del famoso foglio excel non c’è traccia . Il tempo passa anche per Renzi, ed anche il job act al momento è ancora una lista di cose interessanti non tradotto negli schemi e nei vincoli (giuridici e finanziari) di un disegno di legge.pd

Per dettare il ritmo agli altri si rischia di perdere il proprio. Oggi leggiamo i titoli: Letta, se non mi vogliono mi possono sempre sfiduciare; Renzi, chi me lo fa fare ad andare al Governo. Il che consente ad Alfano di fare la figura dello statista: “Non ci stiamo in un governicchio che ogni giorno rischia di scivolare su un incidente perché sostenuto da una maggioranza che non ci crede fino in fondo”.

Renzi decida. Resto dell’opinione che sarebbe un errore per lui, per il PD, per il paese il cambio del Presidente del Consiglio. Ma se decide di non farlo deve dare un sostegno pieno al Governo Letta, con fiducia, idee, uomini.

Sono molto d’accordo con le parole di Cacciari su Repubblica: “Cerchiamo di salvaguardare quel piccolo patrimonio che il Sindaco di Firenze senza dubbio rappresenta: è giovane, è un animale politico, ha dimostrato indubbie capacità. E secondo me può avere anche la stoffa, se solo si sottrae a questi balletti risibili. Legga Machiavelli quando descrive la virtù ordinata. Lo vedo un po’ bulimico, ma non c’è dubbio che sia virtuoso. Ecco si dia una regolata, metta un po’ d’ordine in questa virtù”.

Se Renzi vuole sottrarsi a questi balletti non può pensare di farlo senza sporcarsi le mani nel cambio di passo del Governo. Perché il pallino non è né nelle mani di Letta né in quelle di Renzi. E’ nelle mani di tutti e due, questo il paese lo accetta e lo richiede. Possibile che lo si voglia deludere?

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3 commenti

  1. Francesco Nosella
    10 febbraio 2014

    Ha proprio ragione. Ancora una volta ha ragione anche Prodi e Cacciari… I nemici di Renzi sono quelli che lo vogliono primoministro. Lo capirà? Tocchiamo ferro


  2. Diego Sambataro
    11 febbraio 2014

    Caro Giaretta, sono un elettore di Renzi e non mi piace proprio l’andazzo degli ultimi giorni. Ma possibile che Renzi si sia già rimbecillito da chiedere di sostituire Letta? Penso che se facciamo questa ultima stupidaggine, perdiamo la faccia definitivamente. Ma non si riesce ad organizzare qualcosa di forte per far sentire la ns voce a Roma?


  3. Paolo
    14 febbraio 2014

    Credo che ormai la cosa sia fatta. Il rischio è assunto. Quindi occorre concentrarsi per far valere gli aspetti positivi. Quelli negativi li abbiamo presenti e ne ho scritto molto- Renzi ha scelto di rischiare. Può darsi che nell’opinione pubblica meno legata alla militanza politica interna possa piacere il coraggio. Speriamo. Solo che il coraggio deve essere vincente e realizzatore. Bisogna lavorare per questo.


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